Vorresti usare una VPN per accedere agli altri cataloghi internazionali di Netflix? Hai sentito di alcune piattaforme streaming disponibili solo in USA o UK? Non ti è chiaro se utilizzare questa tecnologia per lo streaming sia legale o meno? Sei nel posto giusto. In questo approfondimento infatti, risponderemo ad alcune domande frequenti sull’utilizzo delle VPN per lo streaming di contenuti video. Infatti, ti spiegherò perché alle piattaforme streaming non piacciono le VPN, se sia legale usarle per accedere a contenuti con blocco regionale e quali possono essere le conseguenze.
Usare una VPN nasconde il tuo indirizzo IP originale e la tua posizione fisica, sostituendo queste informazioni con quelle del server sicuro del provider. Questo significa che con una VPN è facile risultare collegati da altri paesi, riuscendo quindi a sbloccare l’accesso a piattaforme di streaming che altrimenti non sarebbero disponibili. Non solo, grazie a questa tecnologia puoi anche aggirare i limiti del bandwidth throttling imposti dal tuo gestore internet o dalla rete a cui sei collegato (come quella del tuo ufficio o università). Ma usare una VPN per accedere a contenuti bloccati è legale? Quali possono essere le ripercussioni? Rischi che il tuo account venga bloccato? Continua a leggere per trovare la risposta a tutte queste domande.
Altri articoli che potrebbero interessarti:
- Le migliori VPN del [current_date]: le più veloci, sicure e performanti
- Hai veramente bisogno di una VPN?
- Come accedere al catalogo mondiale di Netflix
Perché i siti streaming provano a bloccare le VPN?
Le piattaforme streaming devono sostenere i costi per ottenere i diritti di trasmissione dei diversi contenuti che offrono. Queste licenze variano di paese in paese, quindi ottenere per un telefilm in USA non significa che lo stesso possa essere trasmesso in Italia. Per questo, servizi come Netflix, Prime Video e HBO Max non possono distribuire i propri contenuti in tutto il mondo senza restrizioni. Quindi, vietare l’accesso a titoli diversi a seconda della provenienza degli utenti è diventato lo standard del settore.
Le VPN però, possono aggirare questi blocchi regionali, visto che nascondono la vera posizione dell’utente, mostrando ai vari siti di streaming solo quella relativa al server a cui si è collegati. Questo genere di utilizzo non è gradito ai provider di contenuti, visto che violano gli accordi per i diritti di trasmissione. Non solo, in alcuni casi, usare una VPN può anche essere in violazione dei termini e delle condizioni della piattaforma stessa.
Usare una VPN per lo streaming di video con blocchi regionali è legale?
In una parola, no. Certo, usare una VPN per accedere a contenuti geograficamente bloccati su Netflix viola i termini della paittaforma di streaming, ma nella maggior parte dei paesi non è illegale. Fanno eccezioni solo quelle nazioni in cui è l’utilizzo stesso della VPN a essere proibito. Mi riferisco però, a paesi come la Corea del Nord, l’Iraq, e l’Oman. Se vuoi saperne di più, leggi questo approfondimento sulla legalità delle VPN nel mondo.
In altri paesi, come Cina, Russia e Turchia, l’utilizzo delle VPN è limitato da parte del governo. Per essere considerate legali, le VPN in queste nazioni devono essere approvate dallo stato. Il che significa che spesso i provider “consentiti” sono praticamente strumenti governativi, pronti a fornire tutte le informazioni dei propri utenti, se richieste. Insomma, le VPN in questi casi sono strumenti che servono la censura, piuttosto che aggirarla.
Dopo questa precisazione, bisogna ricordare che ovunque le VPN siano legali, l’utilizzo per nacondere attività criminali non le rende in alcun modo più legali. Accedere a contenuti in streaming pay-per-view (come Sky) senza pagare il canone di abbonamento, è illegale, VPN o meno.
Cosa può succedere se uso una VPN per lo streaming?
Servizi streaming come Netflix, implementano della tecnologia che può rilevare le VPN e le relative posizioni associate a esse. Quindi, usando una VPN per accedere a contenuti con blocchi geografici, il sito potrebbe identificare il tuo indirizzo IP come proveniente da una VPN e bloccare il tuo accesso.
Nel caso dovesse succedere, ti verrà mostrata una schermata (nella maggior parte dei casi), informandoti che è stata rilevata una VPN e che non potrai accedere al contenuto in streaming. Tuttavia, questo “blocco” si riferisce solo all’IP rilevato in quel momento, cambiando indirizzo IP, sia collegandoti a un altro server o semplicemenete spegnendo la VPN, potrai usare il servizio senza problemi. A parte questo fastidio, è difficile che una piattaforma faccia altro. Il tuo account non verrà né sospeso, né chiuso.
La verità è che nonostante i siti di streaming non apprezzino le VPN, bloccare del tutto gli account che le utilizzano non converrebbe, altrimenti gli utenti bloccati non pagherebbero più.
Conclusioni
Usare una VPN per guardare in streaming contenuti con blocchi regionali è legale, anche se può violare i termini e le condizioni delle piattaforme.
È importante ricodarsi però, che anche se le VPN sono legali nella maggior parte del mondo, alcune nazioni le vietano o le limitano in modo significativo. Usare una VPN in questi paesi potrebbe farti finire nei guai, quindi nel caso stessi per andare in vacanza all’estero, vale la pena controllarne la legalità.
Nel complesso, l’unico vero rischio usando una VPN per accedere ai cataloghi internazionali di Netflix, Prime Video, Disney+ o altro è una schermata di blocco. Più una scocciatura che altro.
Cosa ne pensi della legalità delle VPN per lo streaming? Tu ne usi una? Commenta qui sotto e condividi questo articolo con i tuoi amici! Non dimenticarti di iscriverti alla newsletter di Stolas Informatica, al nostro gruppo Telegram e di seguirci su Facebook e Instagram per rimanere sempre aggiornato!
Caricamento...