Rientro a scuola: 5 consigli per la sicurezza online

Molti ragazzi sono intrinsecamente esperti di tecnologia, ma non altrettanto quando si tratta di sicurezza online...

Come gli adulti, anche i ragazzi non hanno molta scelta quando si tratta di internet: usano i computer portatili e le piattaforme online per i compiti e l’apprendimento a distanza, e usano i social media per rimanere in contatto con amici e familiari. In effetti, molti sono all’avanguardia quando si tratta di tecnologia. Secondo il Pew Research Center, già da 5 anni i bambini utilizzano i dispositivi smart. Per questo, man mano che i giovani studenti accedono ai propri mezzi digitali, sta ai genitori fornire loro le linee guida per una navigazione in sicurezza. Continua a leggere per scoprire i 5 consigli sulla sicurezza online da condividere con i tuoi figli per il rientro a scuola (e non solo).

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5 consigli di sicurezza online per il rientro a scuola

1. Non lasciare tracce: Cronologia delle ricerche e attività online

I ragazzi che hanno già avuto modo di fare gite nella natura conosceranno bene il concetto di lasciare un luogo come lo si è trovato. Lo stesso vale per le attività su Internet, comprese le ricerche su Google. I giovani studenti possono sfruttare il fatto che la cronologia delle ricerche viene conservata su telefoni e computer e che, se sono collegati con un indirizzo e-mail, da queste si possa risalire a loro.

Questo non significa che tu debba incoraggiare i tuoi figli a coprire le proprie tracce o a vergognarsi delle domande che potrebbero fare su Google. Al contrario, spiega loro che, sebbene i motori di ricerca possano essere uno strumento molto utile, le attività su Internet, come le ricerche e le pagine web visitate, non sono anonime e non svaniscono una volta spento il computer. È bene ricordarlo soprattutto quando si utilizzano i computer della scuola.

2. Non condividere le password con nessuno, neanche con i migliori amici

Anche se non hanno conti bancari o carte di credito, i ragazzi hanno diritto a informazioni private. Quando si crea un nuovo account, sia per uso scolastico che personale, viene richiesto di creare delle credenziali. Email, Google Classroom, Zoom e molte altre applicazioni richiedono password per proteggere il lavoro degli studenti e le loro informazioni personali. È importante far capire ai ragazzi il potere di una buona password e la sua capacità di proteggere i loro dati.

Naturalmente, questo vale anche per le password che proteggono dispositivi come smartphone e computer portatili, oltre a tutti i loro account sui social media. Per aiutarli a gestire le password, usate un buon password manager per famiglie, come Dashlane. Non potrete vedere le loro password (a meno che non siano loro a volerlo), ma potrete contribuire a garantire che le loro password siano complesse e che i loro accessi siano sicuri.

Come già detto, è buona norma che gli studenti non salvino informazioni personali sui computer pubblici, come quelli che usano a scuola. Ricorda ai tuoi figli di scollegarsi da qualsiasi account sui computer della scuola e di non memorizzare le informazioni di accesso su dispositivi condivisi.

3. Non credete a tutto ciò che leggete

Le campagne di disinformazione sono la rovina delle piattaforme di social media e del discorso online in generale. Molti adulti sono vittime di queste campagne, spesso condotte tramite IA o terze parti su Twitter e Facebook. Tuttavia, il problema non è la mancanza di vigilanza: queste strategie vengono spesso utilizzate da individui od organizzazioni con interessi politici e sono sempre più avanzate e dilaganti.

Gli studenti più giovani si stanno affacciano adesso a questo mondo, in un momento in cui il discorso online è veramente difficile. Mentre post e annunci si contendono l’attenzione dei tuoi figli, ricorda loro gli strumenti che hanno a disposizione:

  • Controllare le fonti e leggerle attentamente. I siti di notizie propagandastiche sono popolari per un motivo: sembrano legittimi, collegandosi persino a fonti affidabili per sostenere le proprie affermazioni. Tuttavia, quando i lettori seguono i link alle fonti, a volte scoprono che queste ultime contraddicono quanto scritto negli articoli. Se un’affermazione sembra sospetta, anche su un sito “credibile”, incoraggia i ragazzi a fare un passo in più, andando a verificare le fonti.
  • Riconoscere le fonti attendibili. Per i giovani studenti, HuffPost Teen, Upfront del New York Times e TIME for Kids sono tutte fonti di notizie affidabili. Chiedigli di ricontrollare gli URL per verificare che siano sul sito giusto. Questi dati saranno utili quando dovranno fare ricerche per la scuola.

4. Non seguire tutti i trend

I trend dei social media possono variare da innocui a molto pericolosi. TikTok è balzato agli onori della cronaca per le “sfide” mostrate nei video suggeriti a molti utenti, compresi i bambini. Di recente, questi challenge hanno incluso il caricamento di una pistola giocattolo con pallini d’acqua, portando persino all’arresto di due adolescenti.

Avviare un dialogo con i tuoi figli sui contenuti che guardano e sul modo in cui li assorbono può aiutare a dissuaderli dall’agire in base a queste sfide, nonostante quello che potrebbero fare i loro compagni di classe.

5. Attenzione ai link dannosi e alle truffe

Alcune minacce che prendono di mira i bambini sono anche le truffe di phishing. Ricorda ai tuoi figli di non cliccare sui link contenuti nelle e-mail provenienti da mittenti sconosciuti o negli SMS provenienti da numeri di telefono sconosciuti. Tuttavia, anche se numeri o indirizzi sembrano familiari, controllateli sempre accuratamente per assicurarvi che non siano stati modificati di neanche un solo carattere per sembrare più legittimi (leggi la nostra guida completa al phishing).

Una buona regola da ricordare ai ragazzi è che, in genere, un contatto personale o un’organizzazione legittima non invia un link via SMS o e-mail, né chiede informazioni personali. VeryWell fornisce questo elenco di frasi “red flag” che i genitori e i loro figli devono tenere in considerazione nelle e-mail.

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Cosa ne pensi di questi consigli sulla sicurezza online per il rientro a scuola? Ce ne sono altri che daresti? Commenta qui sotto e condividi questo articolo con i tuoi amici! Non dimenticarti di iscriverti alla newsletter di Stolas Informatica e di seguirci su FacebookInstagram e Telegram per rimanere sempre aggiornato.

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