Killware: cosa sono, come funzionano e come proteggersi

Scopri di più su questa minaccia emergente nella sicurezza informatica

Sentiamo sempre più spesso parlare di Ransomware, ma nell’ambito della sicurezza informatica sta emergendo una nuova minaccia, potenzialmente molto più pericolosa. Oggi infatti siamo “abituati” ad attacchi mirati ai nostri dati personali o alle nostre finanze. Tuttavia, i Killware alzano significativamente la posta in gioco. Questa nuova tendenza infatti può facilmente portare a grossi disagi, a livello civico e sociale. Quindi, in questo articolo vedremo cosa sono e come funzionano gli attacchi Killware, suggerendo anche alcuni consigli per difenderti al meglio.

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Cosa è un Killware?

Killware è un termine usato per indicare quei malware che possono provocare ingenti danni fisici, persino la morte. Infatti, mentre la maggior parte dei malware vengono utilizzati per rubare informazioni o estorcere soldi dalle proprie vittime, questa tipologia pone una minaccia molto più grave.

Gli attacchi killware possono essere eseguiti in diversi ordini di grandezza, mirando all’individuo, così come a una comunità intera. Considerando che a oggi praticamente qualsiasi aspetto della nostra vita è integrato online, dagli elettromestici alle infrastrutture nazionali, è facile intuire come l’impatto di un attacco di questo genere eseguito con successo possa avere conseguenze veramente devastanti.

Come si distingue dal Ransomware?

Solitamente, i Ransomware vengono impiegati per estorcere soldi da un obiettivo. In realtà però, lo stesso software potrebbe facilemente essere utilizzato come Killware.

I ransomware funzionano prendendo il controllo di sistemi o file specifici, ad esempio rendendo inaccessibile il database di un’azienda o ente. A questo punto, gli hacker possono chiedere il pagamento di un riscatto per ripristinare l’accesso.

Utilizzare la stessa tattica per bloccare le attività di un ospedale però, può avere conseguenze a livello di vita o di morte. Non solo, basta rimuovere la parte “ransom” (il riscatto) per bloccare indefinitamente una struttura. È così che i malware diventano strumenti di morte online, killware appunto.

Come si può svolgere un attacco Killware?

Sono tanti i settori vulnerabili a questo genere di attacchi, ma tre in particolare si presentano come bersagli ad altissimo rischio. Ovvero:

  • Infrastrutture: reti elettriche, sistemi di allerta meteo e impianti idrici a oggi sono tutti online, almeno in parte. Alcuni di questi sono anche già stati presi di mira da attacchi alla sicurezza informatica in passato. All’inizio del 2021, per esempio, degli hacker sono riusciti ad accedere al sistema centrale di gestione dell’impianto di purificazione di Oldsmar, provando a inserire una quantità pericolosa di agenti chimici nell’acqua. Fortunatamente, l’attacco venne bloccato prima, ma è facile intuire quali sarebbero potute essere le conseguenze. 
  • Ospedali: l’attacco di Dusseldorf avvenuto a settembre 2020 ha già dimostrato come un’operazione randomware possa piegare un sistema ospedaliero, mettendo in grave pericolo la vita dei pazienti. In passato, sono già stati attaccati istituti in Europa, UK e USA e non sarebbe assolutamente un errore prevedere che questa situazione possa peggiorare in futuro.
  • Internet of Things (IoT): il termine IoT si riferisci a praticamente tutti i nostri dispositivi smart interconnessi. Pur essendo molto comodi, i nostri elettrodomestici intelligenti, piccoli o grandi che siano, possono potenzialmente rappresentare un’enorme falla nella nostra sicurezza di casa. Se qualcuno dovesse riuscire a prendere il controllo di questi dispositivi, le conseguenze possono essere veramente pericolose. 

Come puoi difenderti dai Killware?

A questo punto dovrebbe esserti chiaro che i Killware rappresentano una vera minaccia e non è irragionevole pensare che ne sentiremo parlare sempre di più negli anni a venire. Ovviamente, nel caso di attacchi a infrastrutture od ospedali non c’è molto che tu possa fare, ma sicuramente ci sono alcune cose che puoi fare per proteggere la tua rete domestica, inclusi i tuoi dispositivi IoT.

Tanto per cominciare, assicurati che la tua rete Wi-Fi sia protetta da una password robusta e randomica, con numeri e lettere minuscole e maiuscole. Una rete debole è il modo più semplice in assoluto per invitare attenzioni indesiderate verso i nostri dispositivi domestici.

Quindi, dovresti aggiungere uno strato di sicurezza extra, configurando una VPN sul tuo router, così che tutto il traffico online in entrata e in uscita dalla tua rete domestica venga crittografato. Servizi come quello di NordVPN rendono la vita degli hacker molto più difficili, facendo sì che killware (o qualsiasi altro malware) non possano interferire con i tuoi dispositivi.

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