Come fanno i siti streaming a bloccare le VPN?

Scopri le tecniche usate da Netflix e altre piattaforme di streaming per bloccare gli accessi da VPN!

Ti sei abbonato a una VPN, hai scaricato l’app, ti sei collegato al server USA, vai su Netflix e quando sei pronto a guardare un telefilm esclusivo… Netflix ti informa che è stata rilevata una VPN e non puoi accedere al contenuto. Ti è mai successo? La verità è che usare una delle migliori VPN per aggirare i blocchi regionali delle piattaforme streaming è la soluzione più efficace, ma i vari servizi hanno imparato ad adeguarsi. In questo articolo di approfondimento quindi, vedremo quali sono le tecniche principali usate dai siti di streaming per bloccare l’accesso alle VPN.

Usando una VPN, è possibile guardare in streaming contenuti disponibili esclusivamente in altri paesi. Allo stesso modo, potrai accedere a siti disponibili nel tuo paese anche quando viaggi all’estero. Non solo, usare una VPN è un’ottima soluzione per migliorare la tua privacy online, soprattutto quando ti colleghi a reti Wi-Fi pubbliche. Per questo, è importante capire quali siano le tecniche adottate dai servizi di streaming più famosi per rilevare e bloccare le connessioni VPN degli utenti.

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DPI – Deep Packet Inspection

La Deep Packet Inspection, o DPI, è una tecnica utilizzata da piattaforme streaming come Netflix per verificare che le attività in entrata da una rete siano originate da una VPN. Nel caso la DPI rilevasse che il traffico in arrivo viene da una VPN e non da una connessione a internet “tradizionale”, il servizio bloccherà l’accesso al sito web.

Questo metodo è abbastanza simile a quello utilizzato dalla Cina per regolare l’accesso a Internet. Per questo, il modo migliorare per aggirare questo blocco streaming è facendo sì che il traffico originato dalla VPN si presenti come traffico “normale”.

Fortunatamente, molti provider VPN sono consapevoli che le piattaforme streaming utilizzino questa tecnologia per bloccare l’accesso ai contenuti video. NordVPN ad esempio offre dei server “offuscati” che, nella maggior parte dei casi, nascondono l’utilizzo della VPN. Surfshark invece utilizza il protocollo ShadowSocks per ottenere lo stesso risultato finale.

Blocco degli IP associati alle VPN

Bloccare gli IP riconosciuti come provenienti da connessioni VPN è un altro metodo molto diffuso tra le piattaforme streaming. In questo caso, basta che un servizio identifichi che il traffico in entrata proviene da una VPN. A quel punto, bloccherà l’indirizzo IP della connessione, così che né tu, né il prossimo utente a cui verrà assegnato quell’indirizzo IP dal server VPN potrete accedere alla piattaforma.

Il miglior metodo per aggirare il blocco degli IP è affidarsi a un provider VPN di qualità, che aggiorni frequentemente gli indirizzi IP offerti ai propri utenti. Modificando anche solo questa informazione, per i servizi streaming diventa molto più difficile riconoscere e bloccare le VPN collegate alla piattaforma.

Un altro sistema adottato e proposto da alcune delle migliori VPN del [current_date] è l’offerta di un indirizzo IP dedicato. Solitamente questa soluzione ha un costo aggiuntivo, ma potrà aiutarti ad aggirare un eventuale blocco di IP proprio perché l’attività proverrà da un solo utente. Per questo, è più difficile che venga segnalata come anomala. Allo stesso tempo, ovviamente usare un IP dedicato con una VPN può ridurre una buona parte dell’anonimato offerto dal servizio, visto che una volta associato il traffico di quell’IP a un utente, sarà più facile rintracciarne le attività.

Rilevamento GPS

DPI e blocco degli indirizzi IP sono i sistemi più adottati per vietare l’accesso a utenti VPN sui siti streaming. Tuttavia, è possibile che alcuni servizi controllino e confrontino anche i dati GPS al tuo indirizzo IP. Se la posizione indicata dal GPS del tuo dispositivo non è compatibile con il server VPN che hai selezionato (Ad esempio GPS in Italia e indirizzo IP USA), la tua attività verrà segnalta come proveniente da VPN e i contenuti ti verranno bloccati.

Anche in questo caso, con la VPN giusta potrai aggirare questo blocco facilmente. Alcuni provider infatti, come Surfshark, permettono di simulare la tua posizione GPS a seconda del server a cui sei collegato, così che un’eventuale verifica possa risultare coerente.

Come fanno i siti streaming a bloccare le VPN? – Conclusioni

Se hai intenzione di usare una VPN per accedere a siti streaming non disponibili nel tuo paese o a contenuti accessibili solo dall’estero, ti consiglio di optare per un provider di qualità. Le migliori VPN del [current_date] offrono tutte le tecnologie necessarie per ridurre al minimo le possibilità di ritrovarsi bloccati sulle piattaforme streaming più popolari. Se non sai quali siano, dai un’occhiata all’articolo linkato sopra, ma ti faccio subito un riassunto: le migliori VPN al mondo sono ExpressVPN (€ 6,61 al mese), NordVPN (€ 2,73 al mese) e Surfshark (€ 2,09).

Cosa ne pensi dei modi utilizzati dai siti streaming per bloccare le VPN? Commenta qui sotto e condividi questo articolo con i tuoi amici! Non dimenticarti di iscriverti alla newsletter di Stolas Informatica e di seguirci su FacebookInstagram e Telegram per rimanere sempre aggiornato!

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