Ci sono tantissimi motivi per cui il tuo datore di lavoro, ISP (provider internet) o il tuo paese possano voler bloccare l’accesso a siti web. Nella maggior parte dei casi sono blocchi legittimi, ma può capitare di non riuscire ad accedere ad alcuni siti senza che ci sia un valido motivo. In questo articolo quindi ti illustrerò come viene impedito l’accesso a un sito e quindi come accedere ai siti bloccati con i migliori metodi a disposizione!
Ci sono diversi modi per bloccare un sito. A partire da firewall aziendali (il motivo per cui non puoi collegarti a Facebook dall’ufficio) fino a veri e propri regimi di censura più sofisticati e complicati da aggirare. Quindi, di quali strumenti puoi aver bisogno per migliorare la tua esperienza di navigazione e accedere a qualsiasi sito bloccato?
I motivi per cui qualcuno potrebbe voler bloccare l’accesso a un sito internet in particolare sono diversi e in alcuni casi più che giustificati. Detto questo, il rischio è di ritrovarsi con troppi blocchi imposti, rasentando addirittura la censura. Personalmente, trovo che gli utenti dovrebbero avere il diritto di scegliere i contenuti a cui possono accedere (assumendosene anche le proprie responsabilità). Per questo, nel corso di questo articolo ti spiegherò in quali tipi di blocco online potresti incappare e come aggirarli.
Come faccio a scoprire se un sito è bloccato o solo offline?
In tantissimi casi, se non riesci ad accedere a un sito o a un contenuto in particolare, dovresti trovare un messaggio come “questo contenuto non è disponibile nel tuo paese”.
In questo caso il blocco non è dovuto al tuo provider internet, firewall o altro. Si tratta semplicemente di un blocco geografico (che sia per diritti di trasmissione o semplicemente per scelta). Un esempio lampante sono alcuni video su YouTube o canzoni su Spotify.
Quando invece è il tuo ISP o un altro ente a bloccare un sito, non dovresti riuscire ad accedere affatto, ricevendo un errore di connessione nel browser stesso. Un esempio di questo sono i siti di torrent come 1337x.to.
Ma come fai a capire se è semplicemente il sito a non funzionare o se è bloccato? Il modo più semplice è fare una ricerca su Google. Prova a cercare il nome del sito seguito da “online” o “offline”. Nel caso il sito sia effettivamente offline, nella maggior parte dei casi troverai qualche risultato che parla del disservizio.
Se il sito risulta online e non riesci ad accederci comunque, prova con un altro browser o un altro dispositivo, ma è molto probabile che sia il tuo ISP (o un altro ente locale) a bloccare l’accesso. A questo punto, ci sono svariati modi per aggirare il blocco e accedere comunque al sito che vuoi visitare, adesso vedremo quali.
Cosa è il blocco DNS e come aggirarlo
I DNS funzionano praticamente come un elenco telefonico di Internet, associando i nomi dei diversi domini (URL dei siti) agli indirizzi IP dei server su cui si trovano. Il blocco DNS (Domain Name System) quindi consiste nell’impedire l’accesso a un sito in base al suo indirizzo IP.
La maggior parte degli ISP utilizzano DNS proprietari per consentirti di navigare su Internet e collegarti ai siti web. Questo significa che provider che usano DNS diversi potrebbero consentire l’accesso a siti diversi. Ad esempio, con Fastweb potresti accedere a un sito non disponibile per gli utenti Vodafone (e viceversa).
Nella maggior parte dei casi gli ISP bloccano l’accesso a siti considerati dannosi o con contenuti illegali, come quelli segnalati per phishing, malware o altre minacce informatiche.
Fortunatamente questo è uno dei blocchi più facili da aggirare. I DNS infatti possono essere configurati manualmente sul proprio dispositivo, bypassando quelli del proprio ISP. Ci sono diversi DNS gratuiti altamente performanti che puoi usare, come quelli di Google o Cloudflare. I DNS di Cloudflare in particolare sono più veloci di quelli di Google e possono essere impostati facilmente su computer, smartphone e tablet, sia manualmente, sia tramite app dedicate. Leggi la mia guida per configurare i DNS di Cloudflare.
Un altro modo per aggirare i blocchi DNS è con una VPN. Le VPN infatti utilizzano DNS proprietari, quindi collegandoti a una rete privata virtuale (Virtual Private Network) non solo il tuo traffico online verrà crittografato, proteggendolo quindi da occhi indiscreti, ma userai dei DNS privati. Con una VPN il tuo ISP non potrà nemmeno vedere i siti a cui accedi.
Blocco IP: cosa è e come aggirarlo
Questo tipo di blocco funziona configurando una rete affinché il sito rifiuti l’accesso da un indirizzo IP in particolare. È un sistema utilizzato principalmente per proteggere da attacchi “brute force” o per consentire l’accesso a una rete privata solo a determinati utenti. Ma questo metodo può essere usato anche per la censura online.
Tramite blocco IP può essere impedito l’accesso a indirizzi IP da un’intera nazione. Come il blocco DNS, anche questo sistema viene utilizzato principalmente per bloccare l’accesso a siti illegittimi o pericolosi, ma potrebbe essere utilizzato anche per bloccare siti più che legittimi.
Anche in questo caso, aggirare il blocco IP non è particolarmente difficile. A differenza del blocco DNS, che non ti consente di collegarti a un sito specifico perché è come se quel sito non esistesse nell’elenco telefonico, questo blocco riconosce il tuo indirizzo IP e quindi non ti consente di accedere a un sito. La soluzione è chiara: devi cambiare indirizzo IP.
Cambiare i DNS in questo caso non funziona, ma con una VPN ti basterà installare l’app client, collegarti a un server e quindi andare sul sito che vuoi. Questo perché le VPN fanno passare il tuo traffico per un altro server, nascondendo il tuo indirizzo IP reale e “mostrando” un indirizzo IP assegnato dal server VPN a cui sei collegato.
Deep Packet Inspection: come aggirarlo
Il Deep Packet Inspection, o DPI, è un metodo che consente di esaminare i dati trasmessi tramite una rete. In pratica è come se qualcuno aprisse una lettera che hai inviato per controllarne il contenuto prima di recapitarla al destinatario. Se il contenuto di queste richieste non dovesse “piacergli”, il sito (o servizio) diventa inaccessibile. Inutile dire che è quanto più deleterio ci possa essere per la privacy se utilizzato dagli enti sbagliati.
Solitamente, il Deep Packet Inspection è sfruttato dagli antivirus per rilevare codice pericoloso e quindi bloccare eventuali trasmissioni di dati. Viene usato anche nella implementazione di reti per assicurarsi che i dati vengano trasmessi nei formati corretti. Ovviamente però è anche un metodo discretamente diffuso per spiare e censurare determinati utenti.
Aggirare (o proteggersi da) un sistema Deep Packet Inspection è più complicato rispetto agli altri sistemi visti finora. Non basta neanche una VPN qualsiasi, in questo caso dobbiamo assicurarci che il nostro traffico sia crittografato e inaccessibile. Le migliori VPN del [current_date format=”Y”] utilizzano tutte la crittografia di livello militare AES 256-bit (se non algoritmi ancora più complessi), che è virtualmente indecifrabile. Con una VPN come Surfshark ti basterà stabilire una connessione protetta a uno dei loro server, il tuo traffico quindi sarà protetto e imperscrutabile e potrai aggirare qualsiasi blocco DPI.
Come accedere a qualsiasi sito bloccato
Adesso conosci i metodi che il tuo provider internet, paese o altra entità possono usare per bloccare l’accesso ai siti web. Ricapitoliamo quindi le possibili soluzioni per accedere a qualsiasi sito bloccato, a prescindere dal sistema utilizzato.
Sbloccare un sito cambiando i DNS
Configurare dei DNS alternativi sul proprio computer è un metodo efficace e comodo per sbloccare i siti resi inaccessibili dal tuo provider internet (tramite blocco DNS).
I DNS di terze parti sono gratuiti e offrono anche alcuni vantaggi rispetto a quelli proprietari del tuo ISP. Spesso sono più veloci (a seconda dei DNS utilizzati) e consentono una connessione molto più sicura.
Tra i DNS alternativi più noti troviamo quelli di Google, ovvero 8.8.8.8 e 8.8.4.4. Recentemente, anche Cloudflare ha lanciato i propri DNS, che sono più veloci e sicuri di quelli Google, essendo trasmessi tramite HTTPS. I DNS di Cloudflare sono configurabili con gli indirizzi 1.1.1.1 e 1.0.0.1. Leggi la mia guida dedicata per configurare i DNS Cloudflare su qualsiasi dispositivo!
Accedere ai siti bloccati con proxy
Cambiare i DNS può aiutarti a sbloccare qualche sito, ma solo quelli bloccati dai DNS del tuo provider. Per accedere ai siti con blocco IP, l’unica soluzione è cambiare il tuo indirizzo IP.
Uno dei modi con cui puoi ottenere questo risultato, sono i server proxy. Le web proxy funzionano in modo simile alle VPN, ovvero per accedere a un sito il tuo traffico passa prima per un server che “nasconde” il tuo IP originale.
La differenza principale tra una proxy e una VPN è che il traffico della prima NON è crittografato. Con questo metodo, il sito a cui accedi vedrà solo la proxy, mentre il server proxy vedrà tutto il traffico che viene scambiato. Per questo è imperativo che il servizio di proxy sia estremamente affidabile.
Sblocca qualsiasi sito con una VPN
Hai visto come aggirare il blocco DNS (cambiando DNS) e il blocco IP (nascondendo il tuo IP) ma come puoi aggirare un blocco che controlla il traffico stesso inviato su internet? La risposta è semplice: nascondendo il traffico.
Con una VPN puoi aggirare tutti i blocchi di cui ti ho parlato, accedendo quindi a qualsiasi sito bloccato. Perché? Le migliori VPN utilizzano DNS proprietari (bypassando i DNS del tuo ISP), fanno passare il tuo traffico tramite un altro server (modificando l’IP da cui risulti connesso) e quindi lo codificano con algoritmi di crittografia inviolabili (aggirando un eventuale sistema DPI).
La crittografia del traffico online è il motivo principale per cui consiglio sempre una VPN rispetto a una web proxy. Guardandolo solo il risultato finale, ovvero accedere a un sito, entrambi i metodi sono sufficienti, ma con la VPN sei anche sicuro che il tuo traffico non venga intercettato o spiato da terze parti pericolose.
Per questo alla fine, il modo migliore, più semplice e sicuro, per accedere a qualsiasi sito web bloccato è utilizzando una delle migliori VPN, come Surfshark (leggi la recensione completa), grazie alla quale, tra le altre cose, potrai sfruttare appieno il catalogo mondiale di Netflix.
TOR
Il browser TOR è un programma basato sul browser portatile Firefox, configurato per consentire una connessione anonima a Internet. Se hai mai sentito parlare di Dark Web, sicuramente lo conosci già.
TOR usa il protocollo di rete Onion Routing, che sfrutta una rete di oltre 6000 nodi per crittografare a diversi livelli il traffico, consentendo quindi la connessione a siti che potrebbero altrimenti risultare bloccati.
Essendo completamente gratuito, TOR è un ottimo modo per sbloccare siti e servizi altrimenti inaccessibili, ma ha alcuni svantaggi. Il protocollo e la crittografia del traffico infatti richiedono una buona percentuale della banda di connessione, rallentando significativamente la velocità di navigazione.
Puoi scaricare il browser TOR dal sito TOR Project.
Come accedere ai siti bloccati: Conclusioni e Domande Frequenti
In questo articolo hai visto come ci siano 3 modi principali per bloccare l’accesso a un sito. Questo genere di blocco può essere imposto a livelli diversi, a partire dal tuo ufficio, passando per il provider internet, fino a un blocco nazionale.
Che tu non riesca ad accedere a un sito bloccato per via di DNS, IP o DPI, la soluzione complessivamente più comoda ed efficace è usare una delle migliori VPN del [current_date format=”Y”] che, grazie alla tecnologia che implementano, possono aggirare ciascuno dei sistemi in uso.
Personalmente, ti consiglio Surfshark, che offre un servizio di altissima qualità a un prezzo veramente esiguo. Usando lo sconto esclusivo dell’82%, con meno di due euro al mese potrai accedere a qualsiasi sito internet, a prescindere dal tipo di blocco in uso, sbloccando anche i contenuti con restrizioni geografiche. Inoltre, grazie alla sua politica di rimborso completo entro 30 giorni, puoi provare Surfshark gratis per un mese.
Corro dei rischi ad aggirare i blocchi imposti dal mio ISP o dal mio governo?
In alcune circostanze, potrebbe essere. Alcuni paesi hanno leggi molto severe sull’uso di VPN o altri strumenti per aggirare i blocchi imposti. Questi paesi però sono quelli con regimi autoritari, come la Cina, quindi in Italia non avrai assolutamente problemi. È importante però ricordarsi che anche se usi una VPN o un altro metodo per accedere a contenuti bloccati, l’attività illegale rimane illegale.
Qual è la differenza tra l’utilizzo di DNS alternativi e una VPN?
I DNS alternativi, come quelli forniti da Google o Cloudflare, possono permetterti di aggirare i blocchi DNS imposti dal tuo ISP. Questo metodo, però, non nasconde il tuo indirizzo IP e non crittografa i tuoi dati. Una VPN, invece, nasconde il tuo indirizzo IP facendolo apparire come se provenisse da una località diversa e crittografa i tuoi dati, offrendoti un livello maggiore di privacy e sicurezza.
È legale utilizzare TOR per aggirare i blocchi?
Sì, utilizzare il browser TOR è legale nella maggior parte dei paesi. Tuttavia, alcune attività che potresti eseguire utilizzando TOR, come l’accesso a siti web illegali, possono essere illegali. Inoltre, è importante notare che alcuni governi considerano l’uso di TOR con sospetto e potrebbero monitorare gli utenti di TOR più da vicino.
I siti web possono tracciare le mie attività se utilizzo una VPN?
Quando usi una VPN, il sito web a cui stai accedendo vedrà l’indirizzo IP della VPN invece del tuo. Tuttavia, i cookie, le informazioni sulla sessione del browser e altre tecniche di tracciamento possono ancora essere utilizzate per monitorare la tua attività sul sito web. Per garantirti la massima privacy, ti consiglio di utilizzare la navigazione in incognito o privata insieme alla VPN.
Usare un proxy è altrettanto sicuro quanto usare una VPN?
No, i server proxy non offrono lo stesso livello di sicurezza di una VPN. Anche se un server proxy può nascondere il tuo indirizzo IP, di solito non crittografa i tuoi dati. Ciò significa che chiunque abbia accesso alla tua connessione, incluso il tuo ISP o un hacker, potrebbe vedere le tue attività online. Inoltre, alcuni server proxy potrebbero tracciare o registrare la tua attività. Le VPN, d’altra parte, crittografano i tuoi dati e le migliori non tracciano né registrano le tue attività online.
Se ti è piaciuto questo articolo su come accedere ai siti bloccati, se dovessi avere altre domande o se volessi saperne di più, commenta pure qui sotto o scrivimi, sarò felice di risponderti e aiutarti come posso! Non dimenticarti condividere questo articolo con i tuoi amici, di iscriverti alla newsletter di Stolas Informatica e di seguirci su Facebook, Instagram e Telegram per rimanere sempre aggiornato!
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