L’online dating e i siti di incontri non sono una novità. La pandemia del 2020 però ha portato naturalmente a un maggior utilizzo di questi servizi e, come per qualsiasi altro ambito, i malintenzionati non hanno tardato ad arrivare. In questo senso, il catfishing non è assolutamente un fenomeno nuovo, ma vale la pena approfondirlo, vedendo esattamente cosa sia, come riconoscerlo e quindi come evitare di cascarci.
Sono sempre di più le persone conosciute online. Considerando l’anno in corso, questo è tanto più vero per il 2020. Ma come possiamo essere sicuri che la persona con cui stiamo chattando sia effettivamente chi dice di essere? Oggi, ti spiegherò cosa è il catfishing, come è possibile incapparci, quali sono alcuni segnali di allarme e come restarne alla larga.
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Cosa è il catfishing?
Il termine catfishing è diventato sempre più popolare su internet. Vediamo un attimo la definizione secondo Wikipedia (inglese):
Il catfishing è un’attività ingannevole, in cui una persona utilizza un sockpuppet o un account con un’identità fittizia su un social network, spesso prendendo di mira una persona in particolare per truffarla o abusarne. Il catfishing viene spesso impiegato per truffe romantiche su siti d’incontri.
Insomma, è un’attività in cui un utente online si finge qualcun altro. Lo scopo principale della “performance” è comunicare con qualcuno, facendogli credere di essere in effetti la persona “interpretata”.
Il catfishing è più diffuso nel dating online, su app e siti d’incontri, in cui i truffatori si spacciano per altre persone. Per “creare” una falsa identità, è sufficiente un giro su internet, cercando un profilo idoneo a cui rubare foto e magari qualche informazione personale. Dunque, il catfisher potrebbe ingannarti, portandoti a fornire informazioni personali più o meno sensibili e non solo.
Catfishing e online dating
Come già accennato, il catfishing è molto diffuso nel mondo dell’online dating. Che sia un’app o un sito di incontri, i malintenzionati possono assumere una falsa identità per fingere interesse e portarti a offrire informazioni utili su te stesso. In poche parole, potresti pensare di avere una relazione, mentre all’atto pratico stai venendo raggirato da un truffatore.
In termini di conseguenze, nel migliore dei casi staresti accarezzando l’ego di uno sconosciuto, nel peggiore, il catfishing ha portato anche a rapimenti e omicidi. Questo genere di truffa infatti può essere sfruttato per far uscire allo scoperto le vittime, con lo scopo di far loro del male.
Una volta ottenuta la fiducia della vittima, il truffatore potrebbe anche chiedere informazioni personali come numero di telefono, indirizzo, credenziali (anche bancarie) e molto altro. Insomma, il catfishing può essere anche una forma mirata di phishing.
Infine, vale la pena indicare che alcuni siti d’incontri si basano quasi esclusivamente su una sorta di “catfishing”. Soprattutto su quei siti in cui paghi per ogni messaggio inviato, potresti scoprire che dall’altra parte dello schermo non c’è la persona con cui pensi di star parlando, ma un team che lavora con il solo scopo di continuare a far scrivere gli utenti.
Segnali d’allarme
Ecco un elenco di segnali di allarme che indicano che potresti essere vittima di catfishing:
- La relazione parte in quinta
- Non si mostrano mai in volto, ma richiedono costantemente tue fotografie
- La sua presenza sui social si limita all’app su cui state parlando
- Ti vengono chiesti dei soldi per una “emergenza”
- Tutta la relazione sembra troppo bella per essere vera
- L’altra persona ha un lavoro per cui viaggia in tutto il mondo e non è mai “a casa”
- Pessima proprietà di linguaggio
- Molte risposte monosillabiche o brevi
- Parlano poco del proprio passato, tenendosi sul vago
Catfishing e cyberbullismo
Il catfishing è una forma di cyberbullismo. Impersonare un’altra persona e far credere che sia la vera identità, è in effetti cyberbullismo. Questo perché il catfishing è un’attività che può provocare danni emotivi a qualcun altro tramite mezzi digitali, che è essenzialmente la definizione del cyberbullismo.
Gli adolescenti sono particolarmente a rischio di catfishing, perché accettano spesso l’amicizia di persone mai incontrate prima. Ma non sono in alcun modo gli unici a rischio. Un motivo per cui i teenager sono in pericolo in questo senso è che non hanno l’esperienza necessaria per affrontare una situazione simile e possono condividere troppe informazioni personali, senza rendersi conto della gravità o delle possibili conseguenze. In realtà però, basta abbassare la guardia, magari per un periodo no, ed ecco che questo pericolo non ha più limiti di età.
Catfisher e bulli informatici sfruttano spesso le emozioni delle persone più vulnerabili. È facile capire come identificarsi e comunicare con i nostri interlocutori per convincerli ad aprirsi, che siano tristi, spaventati, depressi o soli. In questo senso, i catfisher possono attaccare e fare del male ad altre persone per un tornaconto economico (chiedendo informazioni personali per accedere ai conti online o un prestito), per violenza fisica o semplicemente per orgoglio personale.
Come non cascarci
La prima cosa da fare, per ridurre drasticamente le possibilità di diventare una vittima di catfishing è evitare di accettare richieste di amicizia da estranei. Questo non significa che dovresti rifiutare chiunque a prescindere, ma prima di accettare qualcuno dovresti controllarne il profilo, vedere quanto storico ha, amici e altri fattori. Se un profilo su Facebook ha pochi amici o poca attività in bacheca, potrebbe essere un segnale d’allarme.
Un’altra cosa che puoi fare per provare a capire se una persona conosciuta online sia affidabile o meno, è controllarne la presenza su altri social. Questo vale soprattutto per utenti su Tinder o altre app e siti d’incontri. Non aver paura di chiedere il profilo di Facebook, Instagram o altro alla persona con cui stai parlando. Inoltre, se dovessero mostrarti un profilo, chiedendoti di non contattarli su quella piattaforma in particolare, stai attento, potrebbe trattarsi del profilo originale che il catfisher sta copiando.
Infine, un altro metodo che puoi provare è cercando le foto che hai a disposizione del tuo interlocutore sulla ricerca tramite immagini di Google. Potresti scoprire che quella foto viene utilizzata da altri profili o su altre piattaforme.
In generale, il modo migliore per proteggersi dal catfishing è un sano scetticismo, proprio come per le truffe di phishing. Se sembra troppo bello per essere vero, probabilmente non lo è.
Cosa è il catfishing – Conclusioni
Come avrai capito, il catfishing è un fenomeno assolutamente reale e attuale. Purtroppo su internet è difficile verificare l’identità o la veridicità dei propri interlocutori e chiaramente esistono persone che se ne approfittano.
Fortunatamente, con un po’ di attenzione ad alcuni elementi e della sana diffidenza è possibile limitare il rischio di incappare in queste truffe romantiche. La cosa più importante che dovresti ricordare sempre è che la stragrande maggioranza delle minacce online può essere arginata con una maggiore consapevolezza delle proprie attività.
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