Azione propone una legge per proteggere i minori sui Social Media

La proposta di legge mira a proteggere i minori limitando l'accesso ai social e aumentando la consapevolezza

C’è un crescente dibattito sulla protezione dei minori online. In questo contesto, il gruppo parlamentare di Azione-Italia Viva ha presentato una proposta di legge molto interessante. Questa proposta si concentra sulla regolamentazione dell’uso dei social media da parte dei minori, ispirandosi alle leggi già esistenti in altri paesi e puntando a proteggere i più giovani da potenziali pericoli online.

La proposta di legge è stata presentata a Montecitorio e si basa su due pilastri principali: innanzitutto, il divieto di accesso ai social media per i minori di 15 anni, e poi l’implementazione di un processo di certificazione dell’età attraverso SPID o CIE. Questa proposta di legge è una risposta alle crescenti preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei minori online e all’uso sempre più frequente dei social media da parte degli adolescenti.

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Statistiche sull’uso dei Social Media da parte dei minori

Le statistiche mostrano una realtà preoccupante: l’81% degli adolescenti è attivo su Instagram e l’età media di iscrizione ai social media sta diminuendo, attestandosi attorno agli 11 anni. Oltre metà dei giovani utilizza gli smartphone per più di tre ore al giorno. Oltre all’aumento del tempo trascorso online, si registrano anche un aumento dei casi di dipendenza, depressione giovanile, disturbi alimentari e una diminuzione della qualità del sonno.

GDPR e il Codice della Privacy

Il regolamento europeo GDPR stabilisce che i dati personali possono essere forniti online solo dai 16 anni in su. Il Codice della Privacy italiano ha leggermente abbassato questo limite, portandolo a 14 anni. Tuttavia, molte piattaforme prevedono un’età minima di 13 anni, un limite facilmente aggirabile attraverso la falsificazione dell’autocertificazione.

Esempi Stranieri

In tutto il mondo, vari paesi stanno già adottando misure per proteggere i minori online. In Francia, ad esempio, un disegno di legge che prevede un’età minima di 15 anni per l’accesso ai social media è stato approvato a larga maggioranza. Negli Stati Uniti, nello Utah, è stato introdotto un divieto di accesso ai social media per gli under 18 dalle 22:30 alle 6:30. Un gruppo di senatori americani sta inoltre proponendo un divieto totale dei social media per i minori di 13 anni e un divieto sull’uso di algoritmi speciali per gli utenti sotto i 18 anni​.

La Proposta Italiana

La proposta di legge di Azione e Italia Viva prevede l’aumento dell’età per esprimere il consenso al trattamento dei dati da 14 a 15 anni, il divieto dei social agli under 13 e l’implementazione di un processo di certificazione dell’età. In caso di violazioni, le piattaforme sarebbero punite con multe fino al 4% del loro fatturato globale​.

Il Ruolo di SPID e CIE

Il processo di certificazione dell’età previsto nella proposta di legge passerebbe attraverso SPID o CIE. Questi strumenti verificherebbero i requisiti anagrafici dell’utente, lasciando all’ultima decisione al social media se concedere o negare l’accesso​.

Campagne di Sensibilizzazione

Oltre alle restrizioni, Azione e Italia Viva propongono anche campagne di sensibilizzazione per i giovani e le famiglie. Queste iniziative sarebbero promosse dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e supportate da media, organi di comunicazione e soggetti privati​.

Nessun Rischio per i Minori

Ma cosa significa questa proposta per i minori? Secondo i proponenti, i minori potranno ancora navigare su Internet. Tuttavia, alcune piattaforme, soprattutto quelle commerciali e quelle basate sulla condivisione di contenuti, interazioni e classificazione dei profili, sarebbero escluse. In caso di violazioni, non ci sarebbero multe per i minori o le loro famiglie​.

Proposta legge pre-adolescenti sui social: Domande frequenti

La proposta di legge di Azione rappresenta un passo importante per la protezione dei minori online. Con l’aumento dell’età minima per l’accesso ai social media, l’implementazione di un processo di certificazione dell’età e campagne di sensibilizzazione, si spera di creare un ambiente online più sicuro per i nostri giovani. Sebbene vi siano ancora molte domande sulle possibili implicazioni di queste misure, l’intento è chiaro: garantire che i minori possano sfruttare i benefici di Internet senza esporli a rischi innecessari.

Cosa ne pensi della proposta di legge di Azione e Italia Viva per la protezione dei minori sui social media? Commenta qui sotto e condividi questo articolo con i tuoi amici! Non dimenticarti di iscriverti alla newsletter di Stolas Informatica e di seguirci su FacebookInstagram e Telegram per rimanere sempre aggiornato!

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