Facebook, Amazon, Google e altri leviatani tech della Silicon Valley potrebbero trovarsi di fronte a nuove regole europee designate per tenere sotto controllo il loro potere sul mercato, secondo quanto riportato dal Financial Times. I legislatori UE stanno infatti stilando una lista di 20 giganti di internet che saranno soggetti a criteri più duri e regole più restrittive rispetto ai competitor più piccoli. Le nuove regole potranno costringere i giganti della tecnologia a condividere dati con i propri rivali e rivelare i propri processi di acquisizione dati.
Le 20 aziende saranno selezionate in base a criteri quali il numero utenti iscritti, revenue e market share. L’idea base è quella di cambiare il modo in cui le compagnie fanno affari in UE evitando i monopoli, senza dover avviare indagini o finire in tribunale. Nonostante le solide leggi sulla privacy come il GDPR, i legislatori dell’UE sostengono che sia necessario fare di più per proteggere gli interessi dei consumatori e incoraggiare la concorrenza. In alcuni casi, è possibile che l’UE si muova per smantellare grandi società o costringerle a vendere unità aziendali se si ritiene che si comportino in modo da soffocare la concorrenza.
Altri articoli che potrebbero interessarti:
- Guida completa: come funzionano le VPN
- Facebook, Twitter e YouTube uniti contro le fake news sul Covid-19
- Come funzioneranno le nuove certificazioni UE sulla sicurezza informatica
Uno sforzo continuo per tenere a freno i Big Tech
L’UE prende sempre l’iniziativa quando si tratta di regolamentare le Big Tech Companies. Il GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati), implementato nel 2018, è l’indicatore più chiaro dell’approccio pro-privacy dell’UE. Più recentemente, l’UE ha annullato un accordo che consentiva il trasferimento dei dati dei suoi residenti dall’UE agli Stati Uniti, spingendo Facebook a contestare la decisione.
Ma il desiderio di frenare il potere delle aziende tecnologiche esiste anche negli Stati Uniti, con normative come la fattura EARN IT (Elimination Abusive and Rampant Neglect of Interactive Technologies), il nuovo disegno di legge per contrastare i contenuti offensivi online, che sta guadagnando terreno. A livello globale, il mese scorso Australia, Gran Bretagna, Canada, Nuova Zelanda, India, Giappone e Stati Uniti hanno rilasciato una dichiarazione congiunta chiedendo un maggiore accesso alle comunicazioni crittografate.
C’è indubbiamente molta volontà politica di frenare le aziende tecnologiche, ma questo non va contro i principi dell’economia del laissez-faire? Potrebbe eventualmente soffocare l’innovazione e lasciare i consumatori in condizioni peggiori?
Che effetto avrà sull’innovazione?
Lo scopo di rompere i monopoli è promuovere la concorrenza per incoraggiare l’innovazione a vantaggio dei consumatori, con i migliori prodotti e servizi possibili. Ma ci sono ragioni per mettere in dubbio l’idea di smantellare le aziende tecnologiche ritenute troppo grandi. Molti analisti paragonano le grandi aziende tecnologiche di oggi alla vecchia Standard Oil, un monopolio del XIX secolo. La Standard Oil è stata suddivisa in 34 società diverse poiché i legislatori ritenevano che impedisse alla concorrenza di attecchire.
Ma da allora il mondo è cambiato radicalmente, afferma Bhaskar Chakravorti, studioso di business globale presso la Tufts University. La concorrenza internazionale è già ingiusta, sostiene, poiché la Cina ha rafforzato le sue aziende tecnologiche – come Baidu, Alibaba, Tencent, Huawei e ByteDance – escludendo i concorrenti statunitensi all’interno dei suoi confini.
Sopprimendo la crescita di Alphabet, Amazon, Facebook e Apple, gli Stati Uniti svantaggiano ulteriormente le proprie aziende a livello globale, un problema che Standard Oil non aveva, e saranno i consumatori a perderci.
Garrett Johnson, professore di marketing alla Boston University, fa eco a questi sentimenti: “È frustrante che la conversazione tenda ad andare sulla falsa riga di “Queste aziende stanno facendo cose cattive, quindi vogliamo ferirle spezzandole. Iniziando a rompere le aziende in modo sfrenato, questo danneggerà l’innovazione.”
Cosa ne pensi dell’idea di introdurre delle nuove regole europee contro i giganti tech? Commenta qui sotto e condividi il post con i tuoi amici! Non dimenticarti di iscriverti alla newsletter di Stolas Informatica e di seguirmi su Facebook e Instagram per rimanere sempre aggiornato!
Caricamento...