Le tre piattaforme social forse più famose del pianeta hanno unito le forze, assieme a fact-checkers, ricercatori e debunker, per stanare i complottisti del web e porre un freno alla follia dilagante generata dalle loro teorie e dalle fake news sul vaccino per Covid-19.
La disinformazione sul Covid-19 diffusa in rete con l’ausilio dei Social Network ha contribuito a minare la fiducia dell’opinione pubblica sull’efficacia dei vaccini. Questo entra in contrasto con le misure adottate dai governi nazionali in merito proprio all’ imminente arrivo dei nuovi vaccini in arrivo col 2021.
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Vista la grande mole degli utenti registrati e la loro responsabilità sociale, Facebook, Twitter e Google (i primi due proprietari degli omonimi social, il terzo proprietario di YouTube e il primo proprietario anche di Instagram, Messenger e WhatsApp) hanno quindi deciso di unire le forze contro chi sta tentando in tutti i modi di boicottare la salvaguardia della nostra specie.
Contrastare le false informazioni con contenuti verificati e certificati, per fornire un’informazione completa agli utenti: con questo intento i giganti del web smettono di farsi concorrenza.
Ad affiancare i tre colossi digitali si uniscono lo UK’s Department for Digital, Culture, Media and Sport, il Reuters Institute for the Study of Journalism, Africa Check, Canada’s Privacy Council Office e cinque altre organizzazioni dedicate al fact-checking.
Un primo framework di tracking delle bufale verrà lanciato a gennaio grazie a un investimento di Facebook. Tale framework si occuperà anche del debunking delle notizie e quindi dell’eventuale cancellazione, o correzione.
L’ obiettivo è nobile, ma la riuscita della missione sembra più difficile del previsto. Le tre compagnie più importanti di tutta internet si ritroveranno a dover affrontare un intero anno di disinformazione tra teorie del complotto (che includono anche Bill Gates), tonnellate di materiale fantascientifico sugli effetti maligni dei vaccini, ma soprattutto si troveranno di fronte molti personaggi pubblici, pseudo-dottori e pseudo-politici che faranno di tutto per includere anche Mark Zuckerberg, Jack Dorsey e Sundar Pichai tra i “malvagi” come Bill Gates che (a detta loro) sarebbe la mente dietro la pandemia.
Tra bufale sul 5G e chi cura i tumori col limone sarà molto difficile destreggiarsi. E la diffusione di massa generata dai social certo non aiuta.
FullFact, che già si occupa del fact-checking per Facebook, ha dichiarato di aver pubblicato ben 160 fact checks quest’anno su coronavirus e vaccini, applicando poi red alert e correzioni di sorta su migliaia di articoli. Ma ciò sembra non bastare. Le persone infatti, nella grande confusione, tendono a credere che le misure di prevenzione siano veri e propri atti di censura, che minerebbero le proprie libertà di pensiero e di espressione.
Molti critici dei social sostengono che parte della colpa della situazione attuale sia proprio di Facebook, Twitter e YouTube, i cui CEO non hanno mai fatto abbastanza nel tempo permettendo troppa anarchia. Forse è vero, ma è anche vero che qualcosa si sta muovendo. E Gennaio sarà un mese decisivo per la fine della pandemia, con l’ingresso sul mercato dei nuovi vaccini.
Nella speranza che questa unione funzioni, un po’ speriamo anche che si mantenga nel tempo non solo per contrastare le fake-news sul virus, ma anche per la disinformazione in generale.
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