Quello della Blockchain è un mercato sempre più in crescita. Nato per coniare monete elettroniche, si sta espandendo sempre di più. Grazie alla nuova tecnologia NFT infatti, presto si potrà utilizzare la Blockchain anche per i diritti d’autore. Ma cosa sono gli NFT? Quale è esattamente la loro funzione? Nelle ultime settimane se n’è fatto un gran parlare, ma in sostanza cosa vuol dire vendere qualcosa con un NFT?
Gli NFT, il cui acronimo sta per Non-Fungible Token, stanno rivoluzionando il mondo del collezionismo. Si tratta di creare dei token non riproducibili in tecnologia blockchain. Con questo sistema, opere digitali possono essere vendute come pezzi unici, in quanto non copiabili e non riproducibili. Un caso noto è quello del primo tweet di Jack Dorsey, il papà di Twitter, valutato e venduto a 2,9 milioni di dollari. Ma gli NFT sono sbarcati anche nel mondo dell’arte, con vendite milionarie di immagini create al computer. Veri e propri quadri digitali valutati centinaia di migliaia di dollari. E presto arriveranno anche nella musica.
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La Blockchain per i diritti d’autore: SIAE in prima linea
Con la pandemia, il mercato musicale ha visto crescere due tendenze contrapposte. Da una parte, il mercato live con un calo drastico, dovuto ai divieti di assembramento imposti dai vari governi. Dall’altra, la crescita dello streaming e della produzione, in quanto è stata l’unica fonte di sostegno per gli artisti e di divertimento per il pubblico. Ma qualsiasi opera dell’intelletto si voglia proteggere, e ogni esibizione che si voglia eseguire in regola su una piattaforma online, necessita di un bollino SIAE. Per ottenerlo, almeno in Italia, bisogna sempre e comunque contattare un intermediario. Questo comporta tempo, soldi e spostamenti, ultimamente non sempre consentiti. Passando il testimone da SIAE a Blockchain, con gli NFT anche sul diritto d’autore, si favorirà il processo di disintermediazione tra SIAE e autori, facendo risparmiare soldi all’avente diritto (che non dovrà pagare eventuali commissioni) e velocizzando il processo, in vista di eventi digitali da registrare anticipatamente.
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