Hai finalmente deciso di creare il tuo sito web o blog ma non sai da dove cominciare? Quando cerchi provider di servizi di hosting trovi veramente troppe opzioni e non riesci a capire quale sia quello che si adatta meglio alle tue esigenze? Vuoi una soluzione facile per mettere il tuo sito online, senza perdere troppo tempo? Benissimo! In questo articolo infatti vedremo insieme in cosa consiste l’hosting condiviso, una delle opzioni più economiche e facili da gestire per creare e mettere online il proprio sito web, ma non solo, ti illusterò anche quali sono i migliori provider e come scegliere facilmente quello che fa al caso tuo.
Nel [current_date] è impensabile avere un’azienda o comunque offrire dei servizi senza avere un sito web. Non mi riferisco solo a negozi e professionisti, ma anche a chi vorrebbe fare dei social una carriera. La verità è che i social media possono fare molto, ma è difficile riuscire a offrire informazioni ben organizzate e fruibili su queste piattaforme. Per questo, che tu voglia creare un sito aziendale, un blog personale o un eCommerce, l’hosting condiviso è una delle migliori soluzioni, visto che rispetto alle altre tipologie è molto più economico e facile da gestire, risultando comunque versatile in termini di piattaforme e CMS che puoi installarci, come WordPress o Joomla. Cominciamo subito a vedere quale possa essere il miglior servizio di hosting per te!
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Non vuoi perdere tempo? Ecco i migliori servizi di hosting condiviso del [current_date]!
- Aruba – Facile da usare, intuitivo, economico e compatibile con WordPress e gli altri CMS principali. Decisamente uno degli hosting condivisi più semplici e famosi d’Italia.
- Keliweb – Uno dei migliori provider italiani di hosting condiviso. I pacchetti di Keliweb sono flessibili e si adattano bene a diversi utilizzi.
- Chemicloud – Pacchetti di hosting versatili, con ottimi prezzi e un supporto clienti incredibile. Perfetto per qualsiasi tipo di progetto e ideale per siti internazionali.
- Register – Un altro “big” dei provider di hosting italiani. Tante offerte diverse a prezzi ragionevoli, che si adatteranno facilmente a tutte le tue esigenze.
- Hostinger – Tantissime caratteristiche avanzate, piani di hosting a partire da meno di due euro al mese! Un rapporto qualità-prezzo veramente unico!
- BlueHost – Uno dei migliori provider di hosting WordPress, perfetto se vuoi creare un sito web con questo CMS. Blog, sito aziendale o eCommerce, troverai una soluzione fatta apposta per te!
- Netsons – Un altro ottimo provider di hosting italiano al 100%! Prezzi ottimi e un dominio gratuito sui piani di hosting annuali.
- SiteGround – Uno dei migliori servizi di hosting al mondo. Qualsiasi cosa tu voglia fare online, SiteGround potrà accontentarti.
Cosa è l’hosting condiviso?
Prima di vedere i migliori provider di servizi di hosting web condiviso, è il caso di capire in cosa consista questa tipologia di hosting.
Come accennato in apertura, lo shared hosting è una delle soluzioni complessivamente più economiche per accedere a uno spazio web, nonché una delle più semplici di cui usufruire. Perché? In sostanza, registrando un piano di hosting condiviso si affitta una “parte” di un server web, su cui quindi risiedono più siti di diversi utenti.
Caratteristiche
È chiaro che proprio questo aspetto di “condivisione” fa sì che questa sia una soluzione particolarmente economica, perché di fatto è come se gli utenti di quel server stessero affittando una stanza di un appartamento, invece della casa completa. Infatti, i prezzi per gli abbonamenti a piani di hosting condiviso possono partire anche da solo € 2 al mese.
La condivisione associata a questo tipo di hosting è anche il motivo per cui spesso sono la soluzione più semplice per iniziare a lavorare con il web, creando siti senza doversi occupare di tutti gli altri aspetti tipici della gestione di un server. Infatti, spesso dando un’occhiata alle pagine dei vari provider di questi servizi, è possibile trovare la dicitura “gestito” o “managed” a seconda della lingua. Questo perché, proprio per facilitarne l’utilizzo ed evitare danni agli altri coinquilini, alla sottoscrizione dell’abbonamento troveremo già un sistema installato per gestire il nostro orticello, come Plex o cPanel.
Ovviamente optare per una soluzione condivisa ha anche alcuni svantaggi rispetto a un server dedicato. Infatti, è chiaro che se stiamo lavorando con solo una porzione del server, il nostro sito/app avrà meno risorse a disposizione, quindi meno spazio di archiviazione, RAM, CPU e banda per il traffico dei nostri utenti. A seconda del modo in cui i provider gestiscono i propri server condivisi, questo significa o che il nostro sito ha un massimo di risorse disponibili (auspicable) o che man mano che il progetto cresce va a erodere le risorse degli altri utenti, che sembra molto bello ma ovviamente non è troppo positivo se sono gli altri siti a crescere a scapito del nostro.
Differenze tra hosting condiviso e dedicato
Insomma, è chiaro che ci siano molte differenza tra hosting condiviso e dedicato. Le principali sono prezzo e risorse a disposizione. Inutile dire che se con un piano di shared hosting paghiamo € 3 al mese per condividere il server con altri 10 siti, affittare un server dedicato ha un costo mensile ben più alto. D’altronde con una soluzione dedicata avrai a disposizione molte più risorse e potrai raggiungere un maggior traffico utenti senza temere rallentamenti.
Nel complesso, l’hosting condiviso rimane la soluzione migliore per chi si sta approcciando per la prima volta alla creazione di un progetto web, sia esso un sito, blog, eCommerce o altro. Puoi cominciare sottoscrivendo un abbonamento a uno dei piani di base, scalando verso quelli più capienti e completi man mano che traffico e contenuti aumentano. Così facendo non investirai troppo sin da subito e potrai crescere in modo organico e sostenibile. Tranquillo, nessun provider ti dirà mai che non puoi dargli più soldi. Se cambiare abbonamento dovesse sembrarti difficile o persino impossibile a seconda del provider, non aver paura di contattare l’assistenza, sicuramente ti verranno incontro.
I migliori provider di hosting condiviso del [current_date]
Ora che hai capito meglio cos’è l’hosting condiviso, come differisce da quello dedicato e qual è il modo migliore per procedere in vista di una crescita sostenibile sia a livello economico sia per le risorse disponibili sul server, diamo un’occhiata ai migliori provider di shared hosting, così che tu possa trovare quello che si adatta meglio alle tue esigenze. Sicuramente avrai già sentito parlare di alcuni di questi nomi, d’altronde sono i migliori hosting condivisi del [current_date]!
Aruba
Cominciamo con il provider di hosting di cui hai sentito parlare sicuramente, visto che ormai fa pubblicità persino in TV: Aruba. Quest’azienda è assolutamente italiana, nata nel 1994 e a oggi offre servizi IT a tutto tondo, dall’hosting alla PEC. Personalmente, non sono un grandissimo fan di Aruba, non è particolarmente trasparente riguardo all’hardware incluso nei propri piani di hosting e le prestazioni che ho visto sono abbastanza indicative. Detto questo, se stai cercando un buon piano di hosting condiviso, facile da usare ed economico, fornito da un brand affidabile, i pacchetti di Aruba sono ottimi. Il pacchetto Hosting Easy Linux, indicato come il più venduto dall’azienda, costa solo € 19,99 il primo anno, include spazio di archiviazione illimitato, una larghezza di banda di 2Gbit/s, caselle email da 1GB senza limiti, 10 caselle GigaMail da 5GB e non solo. Se il tuo progetto prevede l’installazione di WordPress non devi preoccuparti, perché avrai a disposizione l’installazione con un click e persino il certificato SSL. Tra l’altro, Aruba offre una serie di pacchetti di hosting condiviso dedicati proprio a WordPress, per migliorarne gestione e prestazioni. I costi sono leggermente superiori (a partire da € 24,99), ma se già sai di aver bisogno del CMS più usato al mondo, ne vale senz’altro la pena.
Keliweb
Keliweb è un altro provider con molti anni di esperienza alle spalle, sicuramente meno noto di Aruba, ma altrettanto affidabile. Sottoscrivendo un abbonamento di hosting condiviso con loro, non solo pagherai pochissimo, visto che il piano più economico, ovvero KeliUser, costa solo € 19,99 + IVA per il primo anno. KeliUser include 5 GB di spazio web, un dominio gratuito, 10 caselle di posta, 1 databse MySQL e l’immancabile certificato SSL e HTTP/2. Se stai cercando hosting condiviso per WordPress però, dovrai optare per i loro piani dedicati al CMS. Il pacchetto WordPress Start costa € 29,99 l’anno e include 2 vCore CPU, 5 GB di spazio di archiviazione su SSD, 2 GB di RAM dedicata e soprattutto anche un dominio gratuito. KeliUser a parte, tutti i piani di Keliweb includono il pannello di controllo cPanel per gestire il tuo hosting condiviso e Backup Plus, per assicurarti di avere sempre a portata un backup del tuo sito nel caso ci fossero problemi.
Chemicloud
Chemicloud è un provider di hosting internazionale relativamente giovane, sopratutto rispetto ad altri Big in questo elenco. Età a parte, i pacchetti di questa aziende hanno diverse particolarità. Tanto per cominciare, tutti i piani di hosting prevedono l’archiviazione su SSD, quindi parliamo prestazioni ottime, anche nel piano entry-level. Non a caso, il pacchetto base Web Hosting Starter propone, per $ 3,95 al mese, 15 GB di spazio SSD, un dominio gratuito a vita, email e traffico senza limiti, un Core CPU, 1 GB di RAM, 150.000 Inode e gestione con cPanel e Softaculous per installare qualsiasi CMS con un click. Starter è adatto per 25.000 visite al mese, mentre Pro e Turbo arrivano rispettivamente a 50.000 e 100.000 visite. Personalmente apprezzo molto la trasparenza di Chemicloud per quanto riguarda le caratteristiche tecniche associate ai propri pacchetti di hosting condiviso, non è facile trovare provider così chiari. Tra l’altro l’azienda offre anche migrazioni gratuite senza limiti, quindi può essere un’ottima alternativa per portarci un sito già esistente, senza dover pagare costi aggiuntivi o sbattere la testa contro il muro per far funzionare tutto. L’assistenza di Chemicloud è fantastica, lo so perché gli rompo spesso le scatole e non mi hanno ancora mandato a quel paese, anzi sono sempre riusciti a risolvere qualsiasi problema gli proponessi.
Register
Register è un altro nome ben riconosciuto nell’ambito. Questo provider italiano ha delle offerte veramente interessanti, a partire dalla possibilità di registrare domini .it gratuitamente. L’azienda propone pacchetti di hosting per praticamente qualsiasi gusto, infatti troviamo Hosting Linux, WordPress, Windows, PrestaShop, Joomla e persino Reseller. L’abbonamento più economico è Professional, a € 4,99 al mese + IVA e include 60 GB di spazio web, 10 GB di traffico mensile per una stima di circa 25.000 utenti mensili. Anche qui ritroviamo il certificato SSL gratuito e Softacolous, lo script per installare WordPress e tantissimi altri CMS con un solo click. A questo proposito, una proposta molto interessante di Register è senz’altro il pacchetto di hosting condiviso dedicato a WordPress, che costa solo € 3,50 al mese + IVA, offrendo 10GB di spazio web, traffico illimitato, 2DB MySQL, dominio gratuito per il primo anno, 5 indirizzi email da 2GB e altro ancora.
Hostinger
Cerchi una soluzione economica ma comunque capace? I pacchetti di hosting condiviso di Hostinger potrebbero fare proprio al caso tuo. Questo provider infatti è il più economico dell’elenco, offrendo il suo pacchetto entry-level a solo € 0,80 al mese per i primi due anni! Il piano Single Web Hosting non è neanche male! Su questo hosting condiviso potrai creare un sito web sfruttando 30 GB di memoria SSD, 2 databse, accesso GIT, SSL gratuito e altro ancora. Inoltre, i pacchetti di Hostinger includono l’accelerazione WordPress, per consentirti di creare siti WP in pochissimi minuti, anche se non sai niente di web design e sviluppo! Una cosa che apprezzo molto di Hostinger è il fatto che nella descrizione dei suoi pacchetti, includa anche una stima delle visite medie a cui è adatto ciascun abbonamento. Single Web Hosting può ricevere fino a 10.000 visite mensili, che non è troppo per un progetto ben avviato, ma Premium Web Hosting (da € 2,15 al mese) arriva a 25.000 e Business Web Hosting (da € 3,45 al mese) addirittura fino a 100.000! Come accennavo, è sempre possibile passare a un piano di hosting migliore, quindi se poi ne avrai bisogno potrai contare anche su quelli di Hostinger dedicati a WordPress, ovvero WP Starter, Premium e Enterprise!
BlueHost
BlueHost è un provider consigliato da WordPress stesso, quindi se già sai che il tuo progetto prevede l’installazione del CMS, è sicuramente uno dei candidati da tenere d’occhio. L’azienda infatti si distingue per la sua offerta di piani di hosting condiviso molto variegati e versatili. I piani “standard” sono Basic, Plus, Choice Plus e Pro, con prezzi da € 3,27 al mese + IVA fino a € 11,55 (sempre al mese, sempre più IVA) e includono caratteristiche come archiviazione su SSD per tutti i pacchetti (50 GB su Basic e senza limiti su tutti gli altri abbonamenti), temi WP custom, assistenza 24/7, CDN e SSL gratuiti e molto altro. BlueHost però offre anche pacchetti di hosting condiviso ottimizzati per WordPress e, se vuoi aprire un eCommerce, persino per WooCommerce, così puoi stare tranquillo che il tuo negozio online avrà tutte le risorse di cui ha bisogno per eccellere. Una delle cose che mi piace di più di BlueHost è la sua versatilità, visto che nel complesso i pacchetti offerti seguono una progressione per scalare il proprio progetto online a seconda del traffico e delle risorse necessarie, avendo la sicurezza di non dover mai spendere troppo per elementi che altrimenti non ci servirebbero.
Netsons
Netsons è un altro provider tutto italiano con esperienza decennale nel settore. Il suo pacchetto di hosting condiviso entry-level è Hosting Web 10 e per € 2,20 al mese + IVA include il certificato SSL e un dominio gratuito, un sito web, 10 GB di spazio web, 5 caselle email e un database MariaDB/MySQL. Se dovessi aver paura di non avere abbastanza spazio per crescere, puoi optare anche per Hosting Web 100, il piano successivo, che per € 3,10 al mese + IVA porta lo spazio di archiviazione a 100 GB, aggiunge altre 5 caselle email e ben 9 database. Hosting Web 100 tra l’altro introduce anche la possibilità di fare backup automatici e Cron Jobs. I pacchetti Hosting Web di Netsons non sono male, ma personalmente ti consiglierei di dare un’occhiata alla loro offerta Hosting SSD. Gli SSD sono dischi rigidi molto più performanti in lettura e scrittura, una capacità che si traduce facilmente in performance migliori per il tuo sito e quindi una migliore indicizzazione su Google, senza neanche contare l’impatto che un sito rapido può avere sull’esperienza dei tuoi utenti. Il piano entry-level di questa categoria è Hosting SSD 10, che per € 3,34 al mese + IVA include 10 GB di spazio SSD, 10 caselle email, 10 database, certificato SSL gratuito, dominio, backup e molto altro.
SiteGround
In Italia SiteGround non è famoso come Aruba, ma ti assicuro che a livello mondiale si trova sempre elencato tra i migliori provider di hosting, per ottime ragioni. Tanto per cominciare, SiteGround include Weebly in tutti i suoi pacchetti, uno degli strumenti di creazione siti web più facili e completi in circolazione. Il piano entry-level del provider è StartUp, costa € 5,99 al mese + IVA e include un sito web, 10 GB di spazio, trasferimento dati senza limiti, dominio e SSL gratuiti, backup quotidiani, CDN gratis, WordPress gestito, cache pronta all’uso, database MySQL illimitati e molto altro. StartUp è adatto per 10.000 visite mensili, quindi se prevedi di avere più traffico forse ti conviene dare un’occhiata a GrowBig, che arriva fino a 25.000 o persino a GoGeek, che prevede 100.000 visite al mese. Lo spazio a disposizione raddoppia a ogni pacchetto e potrebbero interessarti i Backup On Demand avanzati, il PHP ultraveloce, lo spazio di staging, la possibilità di aggiungere collaboratori e altre delle opportunità messe a disposizione da SiteGround. Considerando il livello di integrazione di WordPress proposto dal provider, questo è veramente uno dei migliori hosting condivisi se hai intenzione di lavorare con il CMS più utilizzato al mondo.
Hosting condiviso – Domande frequenti
L’hosting condiviso va bene per WordPress?
Certamente! Non so se ci hai fatto caso, ma tutti i provider di hosting condiviso citati in questo articolo infatti includono Softaculous o una soluzione simile per installare WordPress e altri CMS con un solo click. Questo perché WP di per sé è veramente leggero ed è adatto a praticamente qualsiasi contesto in termini di hosting. Personalmente, a chi mi chiede di fare un sito con WP consiglio sempre di partire da un hosting condiviso, con la possibilità di passare a pacchetti più potenti o direttamente a un server dedicato nel caso il progetto andasse particolarmente bene.
Posso usare un hosting condiviso per un eCommerce?
In questo caso, la risposta è un grandissimo “dipende”. Gli eCommerce tendono ad avere infrastrutture un po’ più pesanti di un semplice sito WordPress. Lo stesso WooCommerce, il plugin eCommerce di WP, richiede una buona quantità di risorse per funzionare correttamente e senza rallentamenti, quindi a parità di pacchetto di hosting, un semplice blog potrebbe andare senza problemi, con prestazioni ottime, ma un eCommerce rischia di arrancare. Sicuramente, per l’hosting di eCommerce ti consiglio di evitare a pié pari i piani di hosting condiviso entry-level. Parti dal pacchetto intermedio e preparati all’idea di passare a quello più avanzato appena il negozio prende il via. Uno dei motivi per cui mi piace molto BlueHost come provider è proprio che offre piani di hosting condiviso per eCommerce, così almeno puoi stare tranquillo, sapendo che ti metterà a disposizione tutto quello di cui hai bisogno.
Meglio l’hosting condiviso o dedicato?
Come avrai capito, gli hosting condivisi sono adatti per una quantità di traffico relativamente “limitata”. Certo, con i pacchetti più avanzati di ciascun provider spesso puoi gestire fino a 100.000 visite, ma è un tetto comunque abbastanza basso se consideri che un sito internet è fruibile da chiunque in tutto il mondo. Detto questo, il numero di utenti che accedono al tuo sito non è l’unico fattore da tenere in considerazione per scegliere tra un hosting condiviso e uno dedicato. Come già accennato, l’altra grande differenza tra queste due tipologie è la quantità di risorse a disposizione. Che progetto prevedi di mettere online? Per un blog o un sito aziendale un hosting condiviso può andare bene anche per diverso tempo, ma per eCommerce pesanti, social network, o altri progetti che prevedono un uso intenso di risorse da molti utenti contemporaneamente, potrebbe essere il caso di optare direttamente su un server dedicato.
Posso creare più siti su un unico hosting condiviso?
In linea prettamente teorica, sì. Vedi l’hosting condiviso un po’ come il tuo orticello. Non devi piantarci necessariamente una sola cosa, ma è importante ricordarsi che lo spazio a disposizione è finito. Detto questo, nella maggior parte dei casi i piani di hosting condiviso entry-level consentono la creazione di un solo sito web. Se vuoi creare più siti su un solo pacchetto, dovrai passare a uno degli abbonamenti più avanzati e costosi.
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