Hai finalmente creato il tuo sito WordPress, vorresti aggiungere alcune funzionalità ma hai paura di rompere qualcosa? Finora hai lavorato su un’installazione locale di WordPress ed è arrivato il momento di cominciare a mettere tutto online? O magari sei qui solo perché hai sentito parlare di ambiente di staging e vorresti capire in cosa consiste e perché dovresti crearlo? Qualunque sia il motivo, in questa seconda lezione del nostro corso di sviluppo per WordPress, ti spiegherò cosa è l’ambiente staging del CMS, perché è così importante e quindi come creare uno staging WordPress sui diversi hosting online.
WordPress è un Content Management System fantastico, che semplifica al massimo tantissimi aspetti dello sviluppo web. Detto questo, quando si implementano funzionalità nuove, è sempre il caso di stare attenti. C’è sempre qualcosa che può andare storto. Per questo saper creare, gestire e reintegrare un ambiente staging di WordPress è così importante. Continua a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere a riguardo!
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Perché creare un ambiente staging di WordPress?
Per capire meglio l’importanza dello staging e la fase dello sviluppo WordPress in cui rientra, prima è il caso di dare un’occhiata ad alcuni termini essenziali:
- Sito in produzione: il sito online che gli utenti possono visitare, ovvero il prodotto finale dello sviluppo.
- Sito di staging: una versione del sito online usata per testare le nuove funzionalità man mano che vengono implementate.
- Installazione locale: una versione del sito offline, installata localmente, su cui viene effettuato il lavoro di sviluppo vero e proprio.
Queste tre fasi funzionano in entrambi i sensi. All’inizio, conviene creare la maggior parte del sito su un’installazione locale. Una volta che il lavoro di sviluppo più intenso è finito, è possibile passare all’ambiente di staging, ovvero una versione online del sito sullo stesso hosting del sito in produzione. Quando sei sicuro che tutto funzioni come dovrebbe, potrai portare tutte le modifiche dallo staging alla produzione.
Questo processo non significa che una volta in produzione non si possa più lavorare con lo staging, anzi è il momento in cui diventa più importante. Avendo un sito online, che gli utenti possono visitare, l’ultima cosa che vuoi è che qualche errore faccia saltare tutto. Rischieresti di perdere visite, clienti e quindi soldi.
Ecco perché ogni volta che si vuole aggiungere una nuova funzionalità a un sito in produzione, dovresti sempre lavorare su una versione staging. Come se fosse un laboratorio. Quando sarai sicuro che funziona tutto, potrai apportare tutte le modifiche al sito in produzione con un click!
Come creare una copia staging di WordPress su hosting diversi
Insomma, lavorare su una versione staging dell’installazione WordPress principale è un must. Fortunatamente, i provider di hosting WordPress gestito lo sanno benissimo. Per questo, nella maggior parte dei casi, se stai utilizzando un buon hosting, creare una versione staging sarà veramente facile.
Un altro aspetto da considerare, è che i processi per passare da staging a produzione o da installazione locale a staging (o viceversa) sono abbastanza diversi. La dinamica staging/produzione infatti viene gestita interamente dal servizio di hosting (solitamente). Mentre quella locale/staging, passando offline, spesso richiede l’uso di un plugin (ma non sempre).
È il momento di vedere come creare una versione staging del tuo sito online su alcuni provider di hosting e come riportare tutto sul sito in produzione. Abbiamo già visto perché è importante usare un provider di hosting gestito WordPress, visto che tra le varie cose, semplifica al massimo questo aspetto dello sviluppo. Ma tranquillo, se dovessi aver optato per un hosting condiviso più tradizionale ed economico, potrai comunque creare versioni staging di WordPress.
BlueHost Staging
BlueHost è uno degli hosting gestiti WordPress più economici e facili da usare. Il provider infatti offre ottimi pacchetti entry-level per lanciare il tuo sito WP con una spesa minima rispetto alla concorrenza.
Grazie al plugin proprietario di BlueHost per WordPress, la gestione degli ambienti staging è veramente facile. Ecco come fare:
1. Accedi al tuo sito WordPress su BlueHost
La prima cosa da fare, è accedere alla Dashboard WordPress del tuo sito. Accedi tramite la sezione dedicata di BlueHost o dalla pagina di login del sito stesso.
2. Apri la sezione Staging del plugin di BlueHost
Nei siti WordPress su BlueHost, la prima voce del menu a sinistra è proprio quella del plugin del provider. Posiziona il mouse su quell’etichetta e, dal menu a scomparsa, seleziona Staging.

3. Crea l’ambiente Staging di WordPress
Nella pagina che ti verrà mostrata, clicca su Create Staging Site e il plugin provvederà subito a creare un clone del sito in produzione. Entro qualche secondo (o minuto, a seconda di quanto è pesante il sito), ti verranno mostrate tutte le informazioni a riguardo.

4. Gestisci il sito Staging
Adesso hai a disposizione la versione Staging del tuo sito. Puoi usarla come se fosse il sito originale, senza rischiare di interrompere le funzionalità pubbliche. Una volta eseguite le modifiche, puoi fare il push sul sito in produzione cliccando su Deploy All Changes dal menu BlueHost > Staging del sito principale.

Non è necessario eliminare il sito staging tutte le volte. Puoi mantenerlo per quando ne avrai bisogno in futuro. Ricordati soltanto che, quando dovrai rilavorarci, prima dovrai usare il tasto Clone to Staging (sotto Production Site). Così, tutte le modifiche del sito in produzione effettuate tra un intervento e l’altro verranno portate nella versione Staging. Senza aggiornare l’ambiente staging, rimetterai sul sito in produzione una versione precedente (senza eventuali articoli di blog, prodotti dell’eCommerce e qualsiasi altra modifica).
Siteground staging
Anche con Siteground, gestire gli ambienti staging di WordPress è veramente facile. In questo caso non avrai a disposizione un plugin direttamente sul sito, ma è comunque molto semplice. Ecco come fare:
1. Accedi al tuo account cliente su SiteGround
Apri la home di SiteGround, clicca su Accedi in alto a destra ed esegui il login.
2. Apri i Site Tools del tuo sito
Eseguito l’accesso su SiteGround, clicca su Siti Web dal menu in alto. Ti verrà mostrata una pagina con tutti i tuoi siti gestiti dal provider (se dovessi averne più di uno). Clicca sul tasto Site Tools o Strumenti WordPress corrispondente al sito di cui vuoi creare l’ambiente staging. Verrai portato alla stessa pagina a prescindere dal tasto premuto.

3. Vai a WordPress > Staging
Nella pagina dedicata agli strumenti per il sito, seleziona WordPress dal menu di sinistra e quindi vai a Staging.

4. Crea e gestisci il tuo sito staging
Ti verrà presentata una pagina con l’installazione WP da clonare, una sezione per indicare il nome del sito di staging ed eventuali copie già esistenti. Scrivi un nome per l’ambiente staging e clicca su Crea. SiteGround procederà immediatamente alla creazione del sito staging.

Finita l’operazione, potrai usare il sito staging proprio come se fosse quello originale. Dalla stessa pagina riepilogativa di prima, potrai sia accedere al sito cliccando sull’icona, oppure gestire l’ambiente cliccando sui 3 puntini. Le opzioni a disposizione sono Lancio completo, Lancio personalizzato, Elimina, Replica e Rinomina.

SiteGround offre un ambiente staging più versatile. Grazie all’opzione Lancio personalizzato infatti potrai selezionare quali componenti in particolare replicare sul sito in produzione. Così, il rischio di sovrascrivere nuove informazioni sul sito originale è drasticamente ridotto.
Kinsta WordPress Staging
Anche Kinsta offre un’ottima soluzione intuitiva per creare e gestire ambienti di staging per siti WordPress. Ecco come funziona:
1. Accedi al tuo account su Kinsta.com
Come SiteGround, anche Kinsta consente di creare siti staging dal proprio sito ufficiale e non direttamente da dentro WordPress. Quindi, vai sul sito ufficiale, clicca su Login in alto a destra ed esegui l’accesso a MyKinsta.
2. Vai a Sites e seleziona l’installazione WP di cui vuoi creare l’ambiente staging
Dentro MyKinsta, clicca su Sites nel menu a sinistra e poi seleziona il sito (se dovessi averne più di uno) per cui vuoi creare l’ambiente di staging.
3. Passa all’environment di staging
In alto a destra, nella pagina riepilogativa del sito, troverai un tasto Change environment. Cliccalo e, dal menu a tendina, seleziona Staging Environment.

4. Crea l’ambiente di staging
Nel caso non esistesse già una versione staging del tuo sito in produzione, adesso troverai solo un tasto Create a staging environment. Cliccalo e automaticamente Kinsta configurerà l’ambiente di staging del sito WordPress.

5. Gestisci il sito staging
Entro pochi minuti, il tuo sito staging WordPress sarà pronto. Kinsta ti mostrerà direttamente una pagina riepilogativa con tutti gli strumenti necessari per gestire al meglio l’ambiente di sviluppo. Potrai cancellarlo in qualsiasi momento cliccando su Delete Staging environment in fondo a questa schermata.

Altri provider di hosting con Softaculous
BlueHost, SiteGround e Kinsta non sono assolutamente gli unici provider di hosting a offrire un metodo facilitato per la creazione di siti staging. WP Engine per esempio, un altro provider di hosting gestito per WordPress, ha un sistema simile a quello già visto con BlueHost, tramite plugin interno su WP.
Se però hai optato per un hosting condiviso, che non è progettato specificatamente per WordPress, non devi disperarti. Molto probabilmente infatti, avrai comunque a disposizione Softaculous da cPanel, Plesk o qualsiasi altro pannello di controllo dell’hosting.
Softaculous è un servizio che consente di installare WP e altri CMS entro pochi click, facilitando per quanto possibile la configurazione. Proprio per questo, anche con Softaculous è possibile creare ambienti di staging, anche se il tuo provider non prevede altri metodi. Ecco come puoi fare:
1. Accedi al pannello di controllo del tuo hosting
Vai sulla home del tuo provider di hosting ed esegui il login al tuo account cliente. Quindi, trova l’opzione per accedere al pannello di controllo messo a disposizione dal provider.
2. Trova Softaculous App Installer
Che sia cPanel, Plesk o altro, nel pannello di controller dovresti trovare la voce Softaculous App Installer. Aprila e vai a WordPress per trovare tutte le installazione WP gestite da Softaculous.

3. Crea un sito staging da Softaculous
Nella sezione WordPress di Softaculous, dovresti trovare il tuo sito in produzione. Per creare una versione staging, clicca sulla seconda icona. Si aprirà la pagina per definire i parametri necessari per creare lo staging WordPress.

In questa pagina, potrai definire il protocollo (HTTP/HTTPS), il dominio e la sottocartella in cui creare il sito staging. Quindi, se vuoi, potrai indicare anche un database in particolare (di default ne verrà creato uno nuovo). Prima di cliccare su Create Staging, scegli anche se disattivare la visibilità sui motori di ricerca (te lo consiglio) e se impostare un nome diverso al sito. Quando hai finito, clicca sul tasto e Softaculous inizierà il processo di installazione e clonazione. Potrebbero volerci alcuni minuti a seconda di quanto è pesante il tuo sito.

4. Gestisci il tuo ambiente di staging
Tornando a Softaculous > WordPress, dopo la creazione dello staging, troverai sia il sito in produzione, sia l’ambiente di sviluppo. Da qui potrai accedere facilmente alla dashboard WP del nuovo sito, “pushare” le modifiche da staging a produzione (seconda icona) e, in generale, gestire entrambe le versioni del tuo portale.

WordPress staging: conclusioni
In questa lezione del corso di sviluppo WordPress di Stolas Informatica, abbiamo visto cosa è un ambiente staging, perché è così importante e soprattutto come crearlo.
Saper lavorare in staging è un aspetto cruciale dello sviluppo WordPress e lo diventa sempre di più man mano che il sito in produzione cresce. Senza, rischi di provocare malfunzionamenti e downtime al portale principale. Nel migliore dei casi questo significa ripristinare urgentemente il sito. Nel peggiore potresti perdere tutto il lavoro fatto, senza neanche contare le conseguenza di avere un sito offline quando migliaia di utenti lo vorrebbeero utilizzare.
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