Whitelisting: Cosa è e come funziona?

La guida completa al Whitelisting: cosa è, quali tipologie esistono, perché è importante e come iniziare a farlo per migliorare la tua sicurezza online!

Ti piace essere sulla lista VIP, no? Bene, nel mondo online esiste una cosa molto simile: la whitelist. Magari non ti lascerà entrare nei ristoranti più esclusivi, ma ti aiuterà a bloccare i malintenzionati che provano a introdursi nella tua rete. Continua a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere sulle whitelist e sul whitelisting, le diverse tipologie, come funziona, perché è importante per la tua sicurezza informatica e come implementarlo.

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Cos’è il whitelisting?

Nei processi di sicurezza, una whitelist è un elenco di individui e dispositivi autorizzati ad accedere alla rete. Se qualcuno non può dimostrare di essere sull’elenco, non può entrare. Semplice, vero? Ebbene, questo concetto si applica a una varietà di contesti, ma il suo significato rimane molto simile, indipendentemente dalla situazione. Una whitelist assicura che solo parti fidate possano entrare in un’area riservata, ovvero l’opposto di una blacklist.

Nel contesto IT, la pratica del whitelisting permette ad applicazioni, siti web o indirizzi IP approvati di operare in un sistema o rete. Si tratta di un approccio più fiducioso e sicuro rispetto al blacklisting.

Cosa è il blacklisting?

Come accennato sopra, il blacklisting è l’opposto del whitelisting (chi l’avrebbe mai detto). Concede l’accesso alla rete a tutti tranne a quelli presenti sulla lista di utenti/dispositivi banditi. Mentre il whitelisting permette di controllare e monitorare l’elenco di utenti specifici e dispositivi che hanno accesso, escludendo tutti gli altri, il blacklisting può solo proteggerti da minacce note.

Un buon esempio di blacklisting si trova nei software antivirus e anti-malware. Ad esempio, la Threat Protection di NordVPN ti aiuta a identificare file infetti da malware che potresti scaricare, ti impedisce di finire su siti web dannosi e blocca tracker e annunci pubblicitari invasivi. In pratica, utilizza delle blacklist per bloccare le minacce prima che possano danneggiare il tuo dispositivo.

Whitelisting vs blacklisting: Un confronto

Blacklisting e whitelisting sono due facce della stessa medaglia. Entrambe proteggono da applicazioni, email, indirizzi IP e siti web malevoli. Tuttavia, si basano su regole diverse. Una blacklist consente l’accesso a tutti tranne a quelli presenti sulla lista, mentre una whitelist blocca tutti tranne quelli presenti sulla lista.

Una è meglio dell’altra? Non possiamo sminuire il blacklisting. Dopotutto, la maggior parte degli antivirus lo utilizza per proteggere i sistemi. Ma, grazie a un insieme di regole molto più rigorose, le whitelist offrono una sicurezza più completa. Sono troppi i nuovi virus, vulnerabilità e minacce che vengono scoperti ogni giorno perché le blacklist siano veramente efficaci. Senza contare le minacce zero-day, che ancora non sono state identificate dai vari produttori di software di sicurezza informatica!

I diversi tipi di whitelisting

Esistono diversi tipi di whitelisting, che puoi utilizzare per rendere la tua esperienza online più sicura.

Allowlisting delle email

Il whitelisting degli indirizzi email, in pratica, dice ai tuoi filtri antispam che questi mittenti – e solo questi – sono legittimi e che qualsiasi cosa inviino deve essere accettata. È come avere un buttafuori molto selettivo al tuo club esclusivo. Queste regole possono essere impostate dall’utente o dall’amministratore del sistema, o possono essere esternalizzate a un provider esterno di servizi di whitelisting.

Perché fare la whitelist delle email? Se passi molto tempo a usare l’email, può aumentare notevolmente la tua produttività. Nessuno ama rovistare in una cartella di spam cercando un contratto importante che potrebbe aver perso. Può anche aiutarti a prevenire attacchi di phishing. Farsi ingannare è facile, quindi non dare agli hacker l’opportunità di raggiungere la tua casella di posta potrebbe aiutarti a rimanere al sicuro. Tuttavia, un inconveniente della whitelist delle email è che renderà impossibile il contatto da parte di indirizzi nuovi, a meno che non vengano aggiunti alla lista.

Whitelisting delle applicazioni

Il whitelisting delle applicazioni è un must negli ambienti ad alta sicurezza. Mettendo le applicazioni o i file eseguibili in una whitelist, stai istruendo il tuo dispositivo a eseguire solo queste app e a considerare qualsiasi altra come dannosa.

Contro quali minacce lotta la whitelist? Prima di tutto, la whitelist delle applicazioni impedisce agli hacker di eseguire il loro malware sul tuo dispositivo, come i keylogger o i ransomware. Ovviamente, non è una soluzione infallibile. Gli hacker potrebbero comunque sfruttare le app che sono già sul uo dispositivo o far passare il malware attraverso il firewall all’interno di software legittimi.

L’uso della whitelist dipende dal tuo sistema. Alcuni OS hanno già antivirus e firewall installati, mentre altri potrebbero aver bisogno che sia tu a scegliere come mettere in whitelist le applicazioni. I software di whitelisting delle applicazioni analizzano vari fattori come i nomi e le dimensioni dei file, gli hash crittografici e le firme digitali per identificare le applicazioni accettabili e inaccettabili.

Puoi anche fare una whitelist sulla base del comportamento delle applicazioni, dicendogli cosa “dovrebbe” fare un’app e bloccandone l’attività se il comportamente non era quello che ti aspettavi. Così facendo, se il tuo dispositivo viene infettato e qualcuno cerca di prendere il controllo di un programma, la whitelist lo fermerà. Semplicemente chiuderà l’app. In questo caso, non potresti usare il blacklisting, perché sarebbe quasi impossibile elencare tutte le cose che le tue app “non dovrebbero fare”.

Il controllo delle applicazioni è a volte erroneamente utilizzato per descrivere la whitelist delle applicazioni. Mentre, il controllo delle applicazioni è una parte del whitelisting, le sue regole sono più permissive. Impedirà al tuo dispositivo di scaricare app che non sono sulla lista, ma non ti impedirà di eseguire l’app se era già installata. Non controlla nemmeno l’autenticità dei file. La whitelist delle applicazioni, d’altra parte, monitora il tuo OS e blocca l’esecuzione di codice e file malevoli.

Whitelisting degli IP

Il whitelisting degli IP è un toccasana per le aziende che necessitano di sicurezza e privacy. È come un grande portiere molto specifico: solo certi VIP possono passare. Gli amministratori dei siti possono impostare regole di whitelisting per i server della loro azienda in modo tale che solo specifici IP possano accedervi. Per esempio, se hai un’applicazione aziendale o un server che vuoi mantenere riservato e permettere solo ai tuoi dipendenti di accedervi – in questo caso, metteresti i loro IP su una lista. Comunque, i loro IP dovrebbero essere statici per far funzionare la whitelist.

In questo caso, una VPN potrà aiutarti a creare e gestire una whitelist degli IP. NordVPN per esempio ti permette di ottenere un IP dedicato, che essendo statico, ma protetto, può essere inserito in una whitelist di IP senza problemi. Scopri di più sui vantaggi e svantaggi degli IP statici.

Whitelisting di Ad

Il whitelisting delle pubblicità è un processo che consente a certe Ad di raggiungere l’utente, bloccando tutti gli altri. L’esempio più comune di whitelisting delle pubblicità sono i vari Ad Block. Bloccano tutti gli annunci, ma è possibile inserire alcuni siti web in una whitelist così da continuare a visualizzare i loro annunci. Questo è un ottimo modo per sostenere i siti web che ti piacciono di più.

Tipologie di whitelisting nelle email

Il whitelisting nelle email prende diverse forme:

Whitelisting non commerciale

Il whitelisting non commerciale avviene quando qualcuno vuole solo bloccare le email di spam. In questo sistema, un mittente deve rientrare in specifici criteri per superare il test della whitelist. Per esempio, la sua email non dovrebbe essere in open relay, e dovrebbe avere un indirizzo IP statico.

Whitelisting commerciale

Il whitelisting commerciale avviene quando un fornitore di servizi internet permette a qualcuno di bypassare i filtri della whitelist e inviare email ai suoi utenti (come lo spam) dietro il pagamento di una certa quota. Quindi, queste entità paganti possono essere sicure che il loro contenuto raggiungerà gli utenti perché stanno comprando il loro posto sulla whitelist.

Come funziona il whitelisting

Il whitelisting delle applicazioni è il tipo più comune, quindi ti spiegherò brevemente come funziona. Puoi utilizzare software di terze parti o anche il firewall del tuo sistema per implementare questo procedimento di whitelisting. Qualunque software tu scelga per implementare la whitelist, dovrai identificare tutte le applicazioni di cui hai bisogno per creare la lista.

In alternativa, la whitelist può essere basata su un sistema operativo esemplare, privo di malware e software indesiderati, come modello di whitelist per gli altri sistemi. Questo metodo è comodo se un sistema non richiede molte personalizzazioni e utilizza lo stesso insieme di applicazioni.

Quando il tuo software di whitelisting delle applicazioni è in esecuzione, analizza ogni app in base a una serie di fattori, la valuta e la priorizza per assicurarsi che sia legittima e che gli hacker non possano ingannare la whitelist per bypassarla. Questo software dovrebbe anche analizzare i modelli di comportamento delle applicazioni approvate, per assicurarsi che non siano state manipolate da aggressori. Per proteggerti dalle minacce informatiche, i suoi database dovrebbero essere aggiornati e contenere le ultime informazioni su hash crittografici, librerie, script e file.

Tuttavia, il whitelisting non dovrebbe sostituire le altre misure di sicurezza informatica, e non dovresti abbandonare il tuo antivirus. Possono lavorare tutti in sinergia: blacklisting per l’intera rete e whitelisting a livello di applicazione.

Perché abbiamo bisogno del whitelisting?

Ecco alcuni dei motivi più comuni per utilizzare il whitelisting:

  • Il whitelisting è caldamente consigliato per le grandi aziende e le PMI, specialmente quelle che necessitano di elevati standard di sicurezza o hanno dipendenti che si connettono alla loro rete con dispositivi personali.
  • Implementare una whitelist può proteggere il tuo dispositivo da malware bloccando le email di phishing e il malvertising.
  • Può anche proteggere un dispositivo pubblico dall’installazione di software non sicuro. Ad esempio, se una persona cerca di installare malware su un computer pubblico, il software di whitelisting può bloccare il processo di installazione.
  • Il whitelisting può aiutarti a restringere gli indirizzi IP e email che possono raggiungere te o il tuo sito web.

Best Practice per il whitelisting

Il whitelisting sembra semplice a prima vista, ma se permetti troppi elementi, rischi di aprire la sicurezza del tuo sistema a vulnerabilità. Non puoi nemmeno essere troppo severo, perché permettere troppo poco impedirà al tuo sistema di funzionare efficacemente, probabilmente indebolendo la tua sicurezza comunque. Ecco alcune buone norme di whitelisting che dovresti sempre seguire:

  • Capisci il tuo ambiente. Prima di implementare il whitelisting delle applicazioni, crea un inventario completo delle applicazioni in uso nel tuo ambiente informatico, di chi le usa e a cosa servono. Questa conoscenza ti aiuterà a creare una whitelist più efficace e gestibile.
  • Stabilisci una baseline. Se sai come funziona il tuo sistema in situazioni normali, potrai individuare più facilmente le anomalie. Quindi stabilisci una baseline delle attività normali all’interno della tua organizzazione.
  • Registra l’esecuzione delle applicazioni. I software di whitelisting possono aiutarti a tenere traccia di tutte le applicazioni in esecuzione sul tuo sistema. Controlla regolarmente questa lista per assicurarti che non manchi dal tuo inventario.
  • Crea regole specifiche, ma pianifica le eccezioni. Più sono specifiche le regole che crei, meno possibilità hai che i software dannosi possano insinuarsi. Ma assicurati di avere anche un piano chiaro su come gestire le eccezioni.

Come iniziare a fare whitelisting

Come si crea una whitelist di applicazioni? Dipende dalla dimensione della tua azienda, potresti iniziare con una whitelist di email o siti web o utilizzarla su una scala molto più grande. Ma dovresti iniziare questo processo controllando e valutando la tua situazione attuale. Per esempio, puoi registrare chi ti invia le email e cercare di decidere se possono continuare a farlo.

Comunque, alle grandi aziende è consigliato rivolgersi a tecnologie di whitelist più complete. Questi software possono creare liste scansionando la tua rete e individuando le applicazioni che usi attualmente. Ti permettono anche di aggiungere siti web, app o IP alla tua lista ogni volta che decidi di farlo. Un po’ come avere il tuo servizio di consegna a domicilio personale, che aggiunge nuovi posti alla lista man mano che li scopri. Alcuni ti aiuteranno anche a controllare gli ultimi aggiornamenti e a tenere traccia delle risposte agli incidenti.

Whitelisting: Domande Frequenti

Hai capito in cosa consiste il whitelisting e come funzionano le whitelist? Fai già whitelisting di email, IP e applicazioni? Commenta qui sotto e condividi questo articolo con i tuoi amici! Non dimenticarti di iscriverti alla newsletter di Stolas Informatica e di seguirci su FacebookInstagram e Telegram per rimanere sempre aggiornato!

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